PATT: “Da Urzì nessuna lezione, persa una buona occasione per tacere!”. La nota del consigliere Urzì potrebbe essere un divertente sketch, se non fosse il comunicato ufficiale di un consigliere provinciale.
Sentire, infatti, lezioni sull’Autonomia da parte di esponenti di un partito nazionalista che da anni non vede nemmeno eletti i suoi organi in quanto nominati direttamente da Roma è cosa che si commenta da sé e che dimostra a tutti chi sia vicino al territorio e chi no. Sì, perché Urzì è commissario di Fratelli d’Italia del Trentino su nomina specifica del partito romano con buona pace degli iscritti che magari vorrebbero anche avere voce in capitolo sulla scelta di chi li deve guidare.
Divertente anche il passaggio contestato da Urzì riguardante il voto dei grandi elettori in Consiglio regionale: se, infatti, il PATT ha fatto una scelta chiara e motivata, Fratelli d’Italia, che candidava la consigliera Ambrosi, non è riuscito nemmeno a convogliarle tutti i suoi voti. Dato che nei 4 ricevuti vi era quello del consigliere forzista Vettori, significa che qualcuno fra Urzì, Rossatto e Cia non ha espresso la preferenza alla collega di partito.
Quanto alla vecchia o nuova politica che il PATT starebbe facendo su imposizione della segreteria politica, Urzì può dormire sonni tranquilli: il PATT, per fortuna, è un partito in cui sono gli iscritti a prendere le decisioni. L’hanno fatto finora approvando preventivamente e all’unanimità tutti i passaggi della segreteria. L’hanno fatto anche bocciando senza appello qualsiasi alleanza con Fratelli d’Italia in quanto incompatibile con l’Autonomia. Lo faranno anche al congresso che si farà entro aprile, scegliendo la segreteria e la linea politica dei prossimi anni, sicuramente lontana da Fratelli d’Italia.
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