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PAT * NUOVO PONTE DI RAVINA: FUGATTI, « INTERVENTO DA 16 MILIONI DI EURO, IL PIANO PER LA VIABILITÀ PROVVISORIA »

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16.28 - venerdì 24 febbraio 2023

Ponte di Ravina, ecco il progetto della nuova struttura. Un’opera a campata unica in acciaio, con marciapiede e ciclabile, che si collegherà al nuovo svincolo della tangenziale. Fugatti: “Un intervento da quasi 16 milioni di euro per migliorare la sicurezza del fiume.

Una struttura nuova di zecca, in acciaio. A forma di arco e a campata unica, senza interferenze con il corso dell’Adige. Lunga 103 metri e dotata di marciapiede e ciclabile su entrambi i lati. Ecco il progetto per il ponte di Ravina di Trento, sulla strada provinciale 90, che sarà completamente rifatto attraverso l’opera S-944 gestita dall’Agenzia provinciale per le opere pubbliche. “L’intervento – spiega il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – servirà a realizzare un collegamento più funzionale e moderno e a migliorare sensibilmente la sezione idraulica del fiume in quel tratto, sostituendo l’attuale viadotto a due piloni. Un progetto del valore complessivo di quasi 16 milioni di euro – prosegue Fugatti – contestuale al riordino della viabilità nell’area adiacente al futuro Polo ospedaliero e universitario del Trentino, affidato alla struttura commissariale in qualità di opera strategica per il nostro territorio. I progetti previsti stanno procedendo in sinergia, grazie anche alla collaborazione tra le strutture tecniche della Provincia e le figure commissariali, introdotte su volontà della Giunta provinciale per accelerare gli interventi strategici”.

Entrambi gli interventi si serviranno infatti del piano di viabilità provvisoria (S-1032) realizzato dalla struttura commissariale, che prevede la deviazione del traffico su una bretella della tangenziale a est e la chiusura di via al Desert, dell’attuale svincolo e del ponte, per far spazio ai cantieri che avanzeranno in sinergia.

Mentre le opere S-602 (il nuovo svincolo della tangenziale) e S1032 (viabilità provvisoria) sono state assegnate al commissario straordinario Gianfranco Cesarini Sforza, il rifacimento del ponte sul fiume Adige (opera S-944) è gestito dall’Ufficio infrastrutture stradali di Apop (Provincia) avvalendosi di professionisti esterni per quanto riguarda gli aspetti strutturali, geologici e relativi alla sicurezza.
Il progetto vede la firma dell’ingegner Paolo Nicolussi Paolaz che si avvale di alcuni collaboratori sempre interni all’Amministrazione fra i quali l’ing. Tiziana Moratti ed i geometri Mario Moser e Rosario Sala.
Il progetto definitivo del nuovo ponte è già stato valutato positivamente nella sede del Comitato tecnico amministrativo e il 28 febbraio si chiuderà l’iter autorizzativo con la Conferenza di servizi decisoria, seguirà l’attivazione della progettazione esecutiva. Si prevede di poter avviare all’appalto l’opera entro giugno 2023 con successiva realizzazione dei lavori nel corso del 2024-25.

 

Come sarà. La nuova struttura sull’Adige, visibile nei rendering realizzati da Apop, ha una larghezza di 21,30 metri, per ospitare la viabilità a due corsie, una per senso di marcia (di larghezza 3,5 metri e con banchine da un metro). Le barriere stradali sono previste in acciaio zincato e situate tra la viabilità ed i percorsi pedonali. L’impalcato ospita inoltre due marciapiedi larghi 1,5 metri e due piste ciclabili di 2,5 metri protette sul lato fiume da parapetti in acciaio inox satinato.

Oltre alla campata unica il ponte avrà le “spalle”, cioè i punti di aggancio con il terreno, poste al di fuori dalla golena. Elementi tecnici che favoriranno la sezione idraulica del fiume. Il quadro economico complessivo dell’opera ammonta a 15.953.884 euro, di cui 12.268.370 per lavori. Per una durata dei lavori prevista di 550 giorni. Il ponte si inserirà direttamente sulla nuova rotatoria ad ampio raggio prevista nell’ambito dello svincolo della tangenziale a Ravina.

 

 

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Nuovo svincolo a Ravina: il piano per la viabilità provvisoria.Pronto il progetto definitivo: prevista una bretella sulla tangenziale per consentire i lavori alla circonvallazione e al ponte sull’Adige.

Una delle zone in cui la Provincia interverrà per migliorare la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale è quella a Trento in corrispondenza dello svincolo tra la statale 12, il ponte di Ravina e via al Desert, dove è previsto un nuovo svincolo in adiacenza all’area del nuovo Polo ospedaliero e universitario del Trentino. Per consentire questa importante opera strategica, affidata al commissario straordinario Gianfranco Cesarini Sforza, la struttura commissariale d’intesa con gli uffici tecnici della Provincia ha completato il progetto definitivo relativo alla viabilità provvisoria (in sigla S-1032). Il piano, che permetterà di fare spazio ai lavori e a quelli di rifacimento del ponte di Ravina, prevede la realizzazione di una bretella all’attuale circonvallazione, spostando la statale di qualche decina di metri più a est, nell’area di proprietà della Provincia, per una tempistica di almeno tre anni. In previsione, verranno chiusi via al Desert e l’accesso al ponte di Ravina, dirottando la mobilità diretta a Ravina, Romagnano e in destra Adige sull’uscita presso il casello Trento sud dell’A22.
“Complessivamente si tratta di un passaggio necessario per avviare uno dei cantieri strategici per il Trentino”, precisa il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che recentemente ha fatto il punto anche sul progetto di Ravina nell’incontro con i commissari straordinari in piazza Dante. “Le opere previste in quest’area – aggiunge Fugatti – hanno come obiettivo la messa in sicurezza della viabilità e del fiume, lungo la tangenziale che è un asse di primaria importanza per la mobilità a Trento e di tutto il Trentino. Un miglioramento di cui beneficerà anche la zona dove è previsto Polo ospedaliero e universitario del Trentino, che rientra tra gli interventi affidati alla figura del commissario straordinario”.

Sul progetto di viabilità provvisoria è in corso il confronto con il Comune di Trento, competente per la conformità urbanistica delle aree interessate.

Lo spostamento del traffico attraverso l’opera S-1032, anche questa affidata al commissario straordinario Cesarini Sforza, consentirà di liberare l’area di cantiere per l’intervento S-602 (46 milioni a bilancio) che prevede la rimozione dell’attuale cavalcavia a due corsie, ritenuto un elemento di criticità per la sicurezza stradale, la realizzazione di un nuovo sottopasso a 4 corsie e di una rotatoria ad ampio raggio che, servita dalle bretelle di collegamento, possa smistare il traffico proveniente dalla SS12, dalla SP 90 e da via al Desert in maniera fluida e sicura.

Per problemi connessi con la relativa carenza di spazi, la strada di bypass sarà realizzata a 3 corsie, una in direzione sud e due in direzione nord. La scelta è stata fatta in accordo con il Servizio Gestione strade della Provincia tenendo in considerazione l’intensità dei flussi di traffico in entrata ed in uscita dalla città.

Oltre alla realizzazione della viabilità provvisoria è previsto anche lo spostamento di tutti i sottoservizi che occupano il sottosuolo (fognatura, acquedotto, gasdotto, linee elettriche e linee trasmissione dati), in modo da poter poi intervenire per realizzare tutte le altre opere con sicurezza di non provocare disservizi alla cittadinanza. Sarà previsto inoltre un impianto di illuminazione lungo tutto il percorso per migliorare la sicurezza del traffico nelle ore notturne.

Questa la tempistica che salvo intoppi potrà caratterizzare i diversi interventi: nel corso del 2023 la realizzazione del bypass, in avvio 2024 la partenza dei lavori di rifacimento del ponte di Ravina e nel corso del 2024 la gara per il riordino dello svincolo.

Per la realizzazione degli interventi nella zona (ponte e svincolo) è prevista una durata di circa 3 anni dopo di che la viabilità di bypass, non più necessaria, potrà essere demolita e il traffico ripristinato attraverso il ponte e sul nuovo svincolo.

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