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PAT – ISPAT * TURISMO TRENTINO / ESTATE 2024: « VALORI IN CRESCITA, SIA PER ARRIVI (+1,5%) CHE PER PRESENZE (+1,0%)»

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13.43 - venerdì 20 dicembre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il turismo in Trentino nel corso dell’estate 2024 presenta valori in crescita rispetto all’estate precedente sia per gli arrivi (+1,5%) che per le presenze (+1,0%). L’andamento positivo si rileva per il settore alberghiero e per il movimento dall’estero, mentre le presenze nel settore extralberghiero e quelle per la componente italiana risultano sostanzialmente stabili. I numeri dell’ultima stagione estiva si avvicinano agli ottimi valori registrati nell’eccezionale stagione estiva del 2022.

 

 

 

L’Istituto di Statistica della provincia di Trento (ISPAT) presenta il bilancio finale del movimento turistico della stagione estiva 2024 per il settore alberghiero ed extralberghiero.

❖ La stagione estiva 2024 (da maggio a settembre) chiude con un bilancio positivo rispetto all’estate 2023: l’incremento generale degli arrivi è dell’1,5% mentre le presenze crescono dell’1%. Il settore alberghiero mostra una variazione del movimento turistico positiva: +1,5% negli arrivi e +1,6% nelle presenze; valori comunque buoni anche per l’extralberghiero, con gli arrivi in crescita dell’1,7% e le presenze stabili.

❖ I numeri dell’estate 2024 si avvicinano agli ottimi valori registrati nel 2022: rispetto a due anni fa la consistente crescita di turisti stranieri (+5,6%) compensa quasi del tutto la flessione delle presenze di turisti italiani (-4,3%).

❖ I pernottamenti registrati nel corso dell’ultima estate superano i 10 milioni, con una prevalenza di turisti italiani (il 61%). Rispetto all’estate 2023 le presenze degli italiani sono in lieve crescita nell’alberghiero (+0,5%) e in flessione nell’extralberghiero (-1,4%); nel complesso rimangono sostanzialmente stabili (-0,1%); positivo l’andamento dei turisti stranieri, che evidenziano una crescita dei pernottamenti del 2,6%, più evidente nel settore alberghiero (+4,0%). In termini strutturali, le presenze alberghiere rappresentano il 63% del totale dei pernottamenti rilevati nel complesso delle strutture ricettive. La permanenza media è di 4,1 notti.

❖ La dinamica delle presenze osservata a livello mensile mostra valori in crescita per luglio e, in particolare, in agosto, mese che fa segnare un incremento del 4,3%; in flessione invece i dati di giugno e settembre, anche in ragione delle avverse condizioni meteo.

❖ Le principali regioni italiane di provenienza si confermano essere Lombardia (da cui proviene il 14,5% dei turisti totali), Veneto (10,8%), Emilia-Romagna (9,6%), Lazio (6,2%) e Toscana (4,5%). Per quanto riguarda gli stranieri, i flussi maggiori provengono da turisti tedeschi (16,8% dei turisti totali), olandesi (4,7%), polacchi e austriaci (entrambi all’1,9%) e inglesi (1,7%).

❖ La performance dei singoli territori è in generale positiva: stabili i valori registrati nella zona del Garda trentino, Valle di Ledro, Terme di Comano e Valle dei Laghi, i cui pernottamenti rappresentano il 26% del totale delle presenze estive registrate. Buoni risultati per Val di Fassa (+2,4%), Altopiano della Paganella, Piana della Rotaliana e San Lorenzo Dorsino (+1,3%), Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie Centrali e Valle del Chiese (+3,9%), Val di Fiemme e Val di Cembra (+1,9%); stabile la Val di Sole. In flessione i dati di Valsugana, Tesino e Valle dei Mocheni (-2,1%) e di Trento, Monte Bondone e Altopiano di Piné (-1,7%).

❖ Il numero di posti letto alberghieri disponibili è stato pari a 87.982. Il tasso di occupazione1 dei posti letto, pari al 67,6%, risulta migliore negli alberghi a quattro stelle (79,1%); il più alto tasso di occupazione lordo2 si riscontra ancora nelle strutture a quattro stelle (71,0%). La permanenza media si attesta sulle 3,9 notti.

❖ Il movimento turistico fa segnare variazioni positive in tutte le categorie con almeno tre stelle; in flessione i pernottamenti negli alberghi a una e due stelle. Le presenze registrate nelle strutture a tre stelle rappresentano il 45,5% del movimento turistico alberghiero estivo.

❖ I risultati per il settore extralberghiero, che pesa per il 36,5% sulle presenze complessive, sono stabili nonostante gli arrivi mostrino un aumento dell’1,7%. Nelle tipologie Campeggi, agritur ed esercizi rurali, che costituiscono il 56,2% del movimento extralberghiero, i pernottamenti crescono dello 0,9%. In flessione le presenze delle altre strutture. La permanenza media è leggermente più elevata rispetto alle strutture alberghiere e si posiziona sulle 4,5 notti.

❖ I risultati del movimento turistico per il periodo gennaio-settembre 2024 confrontati con l’anno precedente evidenziano in generale una crescita del 2,1% negli arrivi e del 2,4% nelle presenze; i pernottamenti stranieri crescono del 5,9%, stabili invece gli italiani.

 

 

 

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