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PAT – ISPAT * TURISMO: « STAGIONE INVERNALE 2022/2023 IN NETTA RIPRESA, ARRIVI A +7,9% E PRESENZE A +4,1% »

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15.42 - mercoledì 26 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Movimento turistico in Trentino. Stagione invernale 2022/2023. La stagione invernale 2022/2023 si presenta in netta ripresa dopo tre inverni condizionati dall’emergenza sanitaria: l’inverno 2020 caratterizzato dal lockdown imposto a livello nazionale a partire dal mese di marzo, l’inverno 2021 praticamente annullato dalla totale chiusura degli impianti di risalita e l’inverno 2022 ancora parzialmente condizionato da limitazioni sanitarie. I confronti della stagione invernale 2022/2023 con le tre stagioni precedenti sono quindi statisticamente poco significativi. Rispetto all’inverno 2021/2022 si evidenzia infatti un incremento in generale del 23,6% negli arrivi e del 25,1% nelle presenze. Più significativa invece è la comparazione con la stagione 2018/2019: il settore alberghiero presenta una variazione positiva consistente (+6,2% gli arrivi e +3,3% le presenze); valori ancora migliori per l’extralberghiero che mostra una crescita del 15,9% negli arrivi e del 7,3% nelle presenze. In complesso l’inverno appena trascorso chiude con gli arrivi a +7,9% e le presenze a +4,1%.

I pernottamenti registrati superano i 7 milioni e rappresentano il miglior risultato negli ultimi 10 anni. Entrambe le provenienze sono in crescita, più marcata per gli italiani (+5,2%); gli stranieri (+2,6%) crescono in modo consistente soprattutto nel settore extralberghiero (+9,7%).

L’andamento mensile comparato con gli ultimi cinque inverni evidenzia per il 2023 una distribuzione delle presenze molto simile al 2019, con livelli costantemente più alti, ad eccezione del mese di marzo. Per provenienza, le presenze italiane mostrano una crescita pari al 5,2%, simile in entrambi i settori. Nel complesso delle strutture gli italiani rappresentano il 56,5% delle presenze. Le principali regioni di provenienza si confermano essere Lombardia, Emilia – Romagna, Lazio, Veneto e Toscana.

Le presenze straniere evidenziano una significativa crescita e aumentano rispetto all’inverno 2018/2019 del 2,6%, grazie anche al ritorno di polacchi e tedeschi che fanno segnare un incremento rispettivamente del 12% e del 7,5%. Consistente la performance degli inglesi che registrano un +23,8%. In flessione invece i pernottamenti dalla Repubblica Ceca e dal Belgio che rimangono comunque tra le prime 5 provenienze invernali anche in ragione dalla quasi totale assenza di turisti russi causata delle tensioni innescate dalla guerra in Ucraina.
Luglio 2023

Il numero di alberghi aperti è risultato pari a 1.394 per un totale di 89.077 posti letto disponibili. Il grado di utilizzo netto dei posti letto è migliore negli alberghi a 4 stelle (75,5%). Nella categoria 3 stelle superior si rileva invece la permanenza media più alta (4,4 giorni).

Il settore extralberghiero, che rappresenta il 19,2% delle presenze invernali complessive, chiude con una crescita del 7,3%, più marcata per gli stranieri rispetto agli italiani. Il numero di strutture aperte è stato pari a 1.740, per un totale di 66.648 posti letto.

Le presenze in affittacamere, case appartamenti vacanze e Bed&Breakfast rappresentano il 58,7% del totale del movimento dell’extralberghiero. Campeggi, Agritur ed Esercizi rurali evidenziano un incremento molto consistente registrando un +29,5% negli arrivi e +24,9% nelle presenze.

A livello di ambito turistico1 le variazioni sono generalmente positive: molto buono l’andamento nei comprensori sciistici ma anche nei territori tendenzialmente a vocazione non invernale come la zona del Garda trentino (+10,3%). In calo gli arrivi e le presenze dell’ambito Valsugana, Tesino e Valle dei Mocheni.

Nei passaggi sugli impianti a fune della provincia si registra rispetto all’inverno 2021/2022 un aumento del 16%, risultato influenzato dai valori contenuti del 2022, periodo ancora soggetto a parziali limitazioni di carattere sanitario. Statisticamente più significativo è il confronto rispetto all’ultimo inverno pre-Covid (inverno 2018/2019) che evidenzia una crescita pari al 2,8%.

 

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Con Decreto del Presidente della Provincia n. 15-72/Leg. di data 5 dicembre 2022, sono stati definiti i nuovi ambiti territoriali della “Val di Fiemme e Val di Cembra” e di “Trento, Monte Bondone e Altopiano di Pinè”: a partire dal 1° gennaio 2023 la promozione territoriale dei comuni di Albiano, Bedollo, Baselga di Pinè e Fornace spetta all’ambito di Trento, Monte Bondone e Altopiano di Pinè. I dati dell’inverno 2023 (dicembre 2022 – aprile 2023) presentati in questo documento fanno riferimento alla nuova geografia territoriale.

 

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