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PARLAMENTO EUROPEO * MINACCE RUSSE ALLA SICUREZZA EUROPEA: « I PARLAMENTARI CHIEDONO UNA RISPOSTA PIÙ RISOLUTA »

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16.37 - mercoledì 18 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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La guerra in Ucraina, l’aumento del’autoritarismo nel mondo, la politica assertiva della Cina e l’emergenza climatica hanno causato un cambiamento epocale nel panorama geopolitico.

Il Parlamento ha adottato mercoledì le relazioni annuali 2022 sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sull’attuazione della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC).

Nel testo della relazione PESC, si chiede all’UE e ai suoi Paesi di rafforzare il sostegno militare, politico e umanitario all’Ucraina e potenziare la loro difesa per contrastare le minacce russe alla sicurezza europea.

Secondo il testo, la risposta UE alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina è seguita con grande attenzione da molte autocrazie in tutto il mondo ed eserciterà un’influenza determinante nel definire il loro comportamento sulla scena internazionale.

La relazione PESC è stata adottata con 407 voti favorevoli, 92 contrari e 142 astensioni.

 

Processo decisionale UE più flessibile ed efficiente

I deputati chiedono all’UE di utilizzare le disposizioni del trattato UE che consentono al Consiglio di adottare alcune decisioni senza implicazioni militari a maggioranza qualificata rafforzata, anziché all’unanimità, in particolare le decisioni relative alle sanzioni e ai diritti umani.

Inoltre, invitano le istituzioni europee a presentare proposte concrete su come ottenere e garantire un seggio proprio e permanente per l’Unione in tutti i consessi multilaterali, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

 

Ridurre la dipendenza UE dalle risorse energetiche

La sicurezza UE va di pari passo con il consolidamento del processo di allargamento, nel rispetto dei criteri di adesione e del consolidamento della politica di vicinato dell’UE.

I deputati invitano l’Unione a ridurre la propria dipendenza dalle fonti energetiche e da altri materiali critici per le proprie infrastrutture importati dai paesi terzi, in particolare quelli che non condividono i valori UE o con i quali l’Unione si trova in uno stato di rivalità sistemica.

 

Consegnare i carri armati Leopard 2 all’Ucraina

Nel testo della relazione sull’attuazione della Politica di Sicurezza e Difesa Comune, i deputati chiedono l’immediato dispiegamento di armi moderne e moderni sistemi di difesa aerea e invitano il Cancelliere tedesco Scholz a consegnare senza ulteriori ritardi i carri armati da combattimento Leopard 2 all’Ucraina. Sottolineano inoltre che l’Ucraina sta difendendo la sua integrità territoriale e ha urgentemente bisogno di aiuti militari e di armi pesanti per vincere questa guerra.

I deputati sostengono le nuove iniziative UE per rafforzare la sicurezza e la difesa europea, in particolare la dichiarazione di Versailles, la Bussola strategica, la comunicazione congiunta sulle lacune negli investimenti per la difesa e la proposta della Commissione di un regolamento per rafforzare l’industria europea della difesa mediante appalti comuni (EDIRPA). Inoltre, i Paesi UE dovrebbero continuare a sviluppare la politica e le capacità di ciberdifesa dell’UE e stabilire partenariati per la sicurezza e la difesa con partner che condividono gli stessi principi in tutto il mondo.

La relazione PSDC è stata adottata con 459 voti favorevoli, 93 contrari e 85 astensioni.

 

Citazioni

David McAllister (PPE, DE), relatore sulla PESC, ha dichiarato: “Per diventare un vero e proprio attore geopolitico, l’Unione europea deve rafforzare i propri strumenti di politica estera e consolidare l’assetto istituzionale. Il voto all’unanimità, ad esempio, limita chiaramente la capacità dell’UE di reagire rapidamente. Il compromesso tra l’ideale dell’unità e gli alti costi dell’unanimità in termini di efficacia deve essere considerato in modo più critico”.

Tom Vandenkendelaere (PPE, BE), relatore sulla PSDC, ha dichiarato: “La sicurezza europea si è drammaticamente deteriorata a causa della guerra della Russia in Ucraina. In questo contesto, l’UE deve aumentare e accelerare il sostegno militare all’Ucraina e migliorare il funzionamento della sua politica di difesa, continuando e rafforzando la cooperazione con la NATO. Tra gli altri cambiamenti, dovrebbe accelerare il processo decisionale sulle questioni di difesa e ridurre la sua dipendenza da Paesi terzi”.

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