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PALIO OCA E TONCA: FESTE VIGILIANE 2017, DOMENICA 25 GIUGNO SULLE RIVE DELL’ADIGE

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16.30 - venerdì 23 giugno 2017

(Fonte: Ufficio stampa Centro s. Chiara Trento) –  In questa edizione 2017 delle Feste Vigiliane dedicata al fiume e al suo rapporto con la città, assume particolare rilievo quanto avverrà nel tardo pomeriggio di domenica 25 giugno in riva all’Adige.

Si rinnoveranno, infatti, due “eventi della tradizione” che da sempre costituiscono momenti di grande richiamo e che senz’altro, ancora una volta, richiameranno in Lungadige Marco Apuleio e Lungadige Giacomo Leopardi migliaia di spettatori.

Rimasto invariato il numero degli equipaggi partecipanti (diversamente da quanto era stato paventato in un primo momento), l’edizione 2017 del Palio dell’Oca – la tradizionale “zatterata” sul Fiume Adige – presenta quest’anno una novità per quanto riguarda le prove che i concorrenti dovranno sostenere nel tragitto che da Roncafort li porterà, pagaiata dopo pagaiata, fino al Ponte di San Lorenzo.

Si tratta della prova numero 3 che prevede l’attracco dell’imbarcazione sulla sponda destra del fiume, poco dopo il Ponte di San Giorgio. Uno zatteriere dovrà quindi scendere a terra e far suonare una campana posizionata nei pressi della riva. Il mancato superamento di questa prova comporterà l’assegnazione da parte dei giudici di una penalità di ben tre minuti.

Invariato rispetto al passato sarà invece il resto del percorso che prevede le partenze da Roncafort (primo start alle ore 18.00) ad intervalli di un minuto e mezzo fra l’uno e l’altro equipaggio e quindi il passaggio fra le paline al ponte della circonvallazione (1 minuto di penalità) e l’aggancio di un anello nell’ancorotto appeso al Ponte di San Giorgio (1 minuto di penalità).

Dopo l’attracco e l’inedita prova della campana, le zattere si porteranno sulla riva opposta dove pende la grande oca in cartapesta nel cui collo dovranno infilare un anello (penalità tre minuti) e si riporteranno quindi verso il centro del fiume per il tiro a canestro (1 minuto di penalità) ed il passaggio finale sotto il Ponte di San Lorenzo con il suono della sirena (2 minuti di penalità).

Saranno 58 gli equipaggi in gara, di cui 54 in rappresentanza dei rioni e dei sobborghi della città e 4 provenienti dalle città gemellate con Trento: Kempten, Berlino Charlottenburg, Praga, e San Sebastian.

Arrivata l’ultima zattera al traguardo posto sotto il Ponte di San Lorenzo, toccherà a Mario Cagol pronunciare alle 20.30 il verdetto della TONCA, riproposizione in chiave burlesca di un’antica pena che pare fosse praticata tra il XIV e XVII secolo.

Era inflitta ai bestemmiatori e prevedeva che il condannato, imprigionato in una gabbia, fosse calato dalla Torre Verde, attigua al Castello del Buonconsiglio, e immerso nelle acque del fiume Adige che, al tempo, lambiva le mura cittadine. Il tutto si è trasferito ora nei pressi del ponte di San Lorenzo e la “Tonca” rappresenta, con l’immancabile condanna, l’atto finale del “Tribunale di penitenza” nel corso del quale sono stati indicati nella serata di venerdì i candidati al “pubblico castigo”.

Qualcuno, come sempre, un po’ se la prenderà, ma al termine di quello che resta pur sempre una spettacolo satirico e che come tale deve essere considerato, sarà festa per tutti con la premiazione dei vincitori del Palio dell’Oca sul Ponte di San Lorenzo.

Chi domenica 25 giugno, in attesa di raggiungere le rive del fiume, vorrà  trascorrere qualche ora in centro città, potrà partecipare alla visita guidata a tema Sulle tracce di san Vigilio tra storia e leggenda, proposta gratuitamente dal Museo Diocesano Tridentino. Appuntamento in Piazza Duomo alle ore 16.00.

Piazza Duomo sarà il punto di ritrovo alle 16.30 anche per un’iniziativa denominata A Spasso con il Muse: un geologo in città. Si tratta di una passeggiata per le vie di Trento a partecipazione gratuita che farà scoprire i molteplici utilizzi delle rocce nell’architettura cittadina curiosando fra le pietre della città, riflesso del mosaico geologico del Trentino.

Alle ore ore 20.00 in Piazza Battisti avrà poi luogo la Premiazione del Simposio di Scultura del legno. Quest’anno ai dieci scultori selezionati si sono aggiunti due gruppi di studenti del Liceo Artistico “Vittoria” di Trento accompagnati dai loro docenti. Il tema su cui sono stati chiamati a cimentarsi è  “l’uomo e l’acqua” e a giudicare le opere sono stati chiamati Giacomo Bianchi, presidente di Arte Sella, lo storico dell’arte Pietro Marsilli e Remo Tomasetti, presidente del Centro di documentazione del Lavoro nei Boschi.

 

 

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VIDI AQUAM: la Veglia di San Vigilio
Domenica 25 giugno, nella sera di vigilia della ricorrenza patronale, è  stato inserito dal Centro Servizi Culturali S. Chiara nel programma delle Feste Vigiliane lo spettacolo storico-musicale Vidi Aquam – Veglia di S. Vigilio.

Sarà in scena in Piazza Duomo con inizio alle 22.00, e racconta in musica e in parole, in forma di monologo, il viaggio dei monaci Cappadoci da Costantinopoli alla val di Non, al tempo di Vigilio a Trento, di Ambrogio e Agostino a Milano.

«E’ un modo inedito – spiega l’autore del testo, Giuseppe Calliari – di incontrare i martiri anauniensi facendo emergere il contesto di idee e di azioni che animano il IV secolo, fino all’affermazione politica del cristianesimo nell’impero, in uno spostamento dal mondo greco a quello latino e ormai in prossimità del tracollo delle antiche istituzioni.

La musica intreccia il gregoriano, l’ambrosiano, le tradizioni etniche del medio-oriente, quello del misticismo ebraico e sufi.

La voce narrante è quella di Sisino, un monaco di Cappadocia cresciuto alla scuola di Basilio di Cesarea, fondatore del monachesimo orientale. Si imbarca Costantinopoli all’indomani del concilio che ha stabilito la dottrina trinitaria, la divinità del Verbo, sconfessando la corrente ariana assai presente.

Raggiunge Ravenna portando con sé quella professione di fede, in greco, perché venga tradotta in latino, negli anni Ottanta del IV secolo, quando nel mondo occidentale il cristianesimo sta permeando la società e diviene di fatto uno strumento di unificazione politica.

Già i popoli barbari bussano alle porte e alcune città continentali diventano strategicamente più importanti di Roma.

Milano è a questo punto sede imperiale, ma la vera politica la fa un grande vescovo, Ambrogio.

E’ da lui che il monaco in viaggio è diretto, la sua scuola esegetica, basata sul senso spirituale della Bibbia, sta portando sulla via della conversione lo scettico Agostino, un brillante retore africano salito da Cartagine per fare carriera. Non poche delle sue straordinarie parole che esprimono l’inquietudine di un intellettuale in ricerca sono riportate nel quadro dedicato a Milano.

Poi il monaco di Cappadocia raggiunge attraverso il Garda la Trento di Vigilio, inviato lì da Ambrogio.

Con lui si presentano al vescovo altri due monaci Cappadoci che con lui condividono la vita cenobitica. Vigilio li invia ad offrire la loro testimonianza di vita nella sacca di resistenza pagana della val di Non. Il paganesimo è stato messo fuori legge dagli editti di Teodosio, l’imperatore che ascolta Ambrogio, ma succede un incidente e i tre monaci vengono uccisi.

Il loro martirio è riferito da Vigilio nelle lettere che accompagnano le reliquie, lettere indirizzate alle due città che hanno formato i tre missionari, Costantinopoli e Milano.»

La musica, straordinariamente evocativa, incornicia il testo, lo incrocia e lo sottolinea grazie alla voce straordinaria di Lucia Maccani e ad un gruppo strumentale che raccoglie antichi strumenti di più etnie in impasti di grande suggestione.

Dell’ensemble, coordinato da Corrado Bungaro, fanno parte anche Giordano Angeli, Luca Degani, Helmi M’Hadhbi, Carlo La Manna e John Salins. Accanto a loro, i raffinati “gregorianisti” del Gruppo vocale Feininger guidati da Roberto Gianotti.

Il testo, scritto da Giuseppe Calliari, sarà recitato da Alessio Dalla Costa, uomo di teatro di grande sensibilità che darà voce al personaggio-guida di Sisinio. Il disegno delle luci è di Marco Comuzzi. In caso di pioggia la veglia si svolgerà all’interno del Duomo.

 

 

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SOMETHING

Si definisce acrodance il genere di spettacolo che le Feste Vigiliane proporranno  domenica 25 giugno con inizio alle ore 21.30 nell’arena all’aperto di Piazza Fiera.

Si tratta di uno stile di danza che abbina alla tecnica coreutica elementi acrobatici e che trova un’interprete di grande capacità e suggestione nella Compagnia Liberi Di – Physical Theatre formata da quattro ragazzi che, dopo aver vissuto un’esperienza di alcuni anni con la compagnia Kataklò, hanno deciso di dar voce e vita alle proprie idee.

Il loro cammino è iniziato sotto il tendone della “Piccola scuola di Circo di Milano” che li ha ospitati all’inizio di questa avventura, influenzando il loro stile anche grazie alla varietà di artisti che solo un posto di tale magia poteva ospitare: giocolieri, attori, acrobati e registi: un insieme incredibile di energie, supportate da un’immancabile vena di clownerie.

Nello spettacolo Something che presenteranno a Trento, dodici acrobati danzatori accomunati dal desiderio di comunicare attraverso il corpo, affrontano il mondo come uno spazio senza gravità e senza confini, con la consapevolezza che «la curiosità sta alla base di una continua crescita».

Tra i “numeri” di questo incredibile show, la preziosa “waterball”, una semisfera trasparente colma  d’acqua, che sarà utilizzata dai danzatori per un’esibizione di magica bellezza.

Lo spettacolo, che recentemente è stato presentato con successo al New Victory Theatre di New Jork, in caso di pioggia andrà in scena al Teatro Auditorium.

 

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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