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OSSANNA (PATT) – PROPOSTA DI MOZIONE * GRANDI CARNIVORI: « NON SI VOGLIONO ELIMINARE TUTTI GLI ORSI, MA SOLO QUELLI PROBLEMATICI »

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11.57 - lunedì 17 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Gli Orsi problematici devono essere abbattuti. Lorenzo Ossanna Patt: “Serve urgentemente istituire una struttura operativa provinciale dotata dell’autorevolezza, della competenza e soprattutto dell’autonomia di intervenire, con tempestività ed efficacia, per attuare azioni finalizzate ad annullare la potenziale pericolosità dei grandi carnivori prima di dover piangere per un’altra inaccettabile morte. Non si vogliono eliminare tutti gli orsi, ma solo quelli problematici e quelli in eccesso, garantendo così da una parte la sopravvivenza del progetto Life Ursus e, dall’altra, permettendo a chi vive nelle zone interessate di potersi muovere liberamente e senza paura su tutto il territorio, compresi boschi e montagne che sono parte integrante della vita di chi abita le terre alte”.

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Ufficio Stampa PATT

 

 

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PROPOSTA DI MOZIONE N. GLI ORSI PROBLEMATICI DEVONO ESSERE ABBATTUTI

L’intero Trentino è rimasto sconvolto dall’immane tragedia causata dall’orsa JJ4 che ha ucciso Andrea Papi. Un evento che poteva essere evitato se l’ordinanza di abbattimento firmata dal Presidente Fugatti ancora nel 2020 non fosse stata bloccata dal TAR su richiesta del Ministro pentastellato Sergio Costa.
Su JJ4 tutto è cominciato il 22 giugno del 2020. Quel giorno l’orsa ha per la prima volta aggredito e ferito due persone. Due giorni dopo, il 24 giugno, il Presidente Fugatti decise di firmare un’ordinanza per disporne l’abbattimento. Passa poco, è il 3 luglio del 2020, e il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, all’epoca guidato dal ministro Sergio Costa, diffida la Provincia dal procedere all’abbattimento e subito dopo presenta un ricorso per l’annullamento dell’ordinanza, accodandosi ai ricorsi analoghi presentati dalle associazioni animaliste (Enpa, Oipa, Lega antivivisezione, Lac, Lipu, WWF). Neanche una settimana dopo, siamo al 10 luglio, il TAR sospende l’ordinanza del Presidente della Provincia.
Il Presidente corre ai ripari, pienamente cosciente dei rischi di un animale problematico in libertà, e ad inizio agosto, l’11 per la precisione, firma una nuova ordinanza per la cattura di JJ4 con conseguente captivazione permanente presso il Centro faunistico del Casteller. Si legge in quell’ordinanza: “È l’unica soluzione che, in alternativa all’abbattimento, consente la necessaria rimozione dell’esemplare”.
Nonostante pochi giorni dopo l’emissione della nuova ordinanza, il 29 agosto, l’orsa simuli un nuovo attacco contro alcuni addetti del Corpo forestale, il Ministro e gli ambientalisti presentano ricorso per la sospensione del provvedimento, perché l’orsa sarebbe stata rinchiusa, insieme ad altri due esemplari (M49 e M57), “in spazi per nulla ampli e privi di stimoli ambientali”.
L’8 ottobre del 2020 il TAR respinge i ricorsi che chiedono di sospendere l’ordinanza, dando ragione alla Provincia. “La situazione di pericolo attuale e concreta non è altrimenti fronteggiabile”, si legge nella sentenza. Solo un’apparente vittoria, perché pochi giorni dopo, il 12 ottobre, il Consiglio di Stato ribalta il verdetto, proprio per l’assenza di un parere favorevole dell’Ispra.
Oggi, a distanza di quasi tre anni e con un’ulteriore aggressione, questa volta mortale, JJ4 è stata, per ora, di nuovo risparmiata da una nuova sentenza del TAR. Questo quanto riportato nel decreto del TAR: “Ritenuto che le primarie necessità di sicurezza e di tutela dell’incolumità pubblica perseguite con l’ordinanza qui impugnata possano essere opportunamente e contingentemente contemperate con la necessità che il Collegio statuisca sul proposto incidente cautelare senza che medio tempore sopravvengano conseguenze irreparabili, e che pertanto sino all’esito della relativa udienza camerale l’ordinanza medesima possa essere sospesa”. Nel caso di cattura dell’animale – afferma ancora il TAR – l’orsa “dovrà essere reclusa in attesa dell’acquisizione di un formale parere reso dall’Ispra circa la necessità della sua soppressione ovvero circa la possibilità di un suo eventuale trasferimento in altro sito esterno alla Regione”.
La nuova sospensione della delibera di cattura e abbattimento dell’orsa assassina JJ4 presente sul Brenta è un ulteriore grave atto che va a sommarsi al clima di odio alimentato dalle continue uscite delle associazioni animaliste nei confronti di chi vuole vivere ed operare in montagna. La scelta di abbattimento di JJ4 è un’assunzione di responsabilità che va confermata, perché il valore della vita umana non può essere paragonato a quella di un animale feroce.
L’ambiente in cui vive l’orso è lo stesso che in cui viviamo noi trentini e non è possibile nemmeno pensare che, sulle nostre montagne e nelle nostre valli, siamo noi a dover vivere reclusi per evitare di essere aggrediti.
Le sopra citate decisioni del TAR contro l’attuazione delle misure di sicurezza decise dalla nostra Provincia Autonoma a tutela dell’incolumità delle sue genti mettono realmente in discussione la libertà di potersi muovere senza paura nei nostri territori evitando conseguenze tragiche, come quella successa a Caldes.
E tutto questo non è assolutamente sostenibile e non può più essere ulteriormente accettato.
Serve urgentemente istituire una struttura operativa provinciale dotata dell’autorevolezza, della competenza e soprattutto dell’autonomia di intervenire, con tempestività ed efficacia, per attuare azioni finalizzate ad annullare la potenziale pericolosità dei grandi carnivori prima di dover piangere per un’altra inaccettabile morte.
Non si vogliono eliminare tutti gli orsi, ma solo quelli problematici e quelli in eccesso, garantendo così da una parte la sopravvivenza del progetto Life Ursus e, dall’altra, permettendo a chi vive nelle zone interessate di potersi muovere liberamente e senza paura su tutto il territorio, compresi boschi e montagne che sono parte integrante della vita di chi abita le terre alte.

 

Tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO IMPEGNA LA GIUNTA PROVINCIALE

 

ad attivarsi in tutte le sedi competenti per confermare ed attuare l’ordinanza di abbattimento firmata dal Presidente Fugatti contro JJ4.

 

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Cons. Lorenzo Ossanna

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