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OSAPP – ORGANIZZAZIONE SINDACALE AUTONOMA POLIZIA PENITENZIARIA * CARCERI: «A CUNEO 27MO SUICIDIO DI UN DETENUTO DA INIZIO 2025, SITUAZIONE DRAMMATICA»

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08.11 - mercoledì 9 aprile 2025

Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Carceri: a Cuneo il 27° suicidio di un detenuto dall’inizio dell’anno – mai così drammatiche le condizioni delle carceri italiane. “Non è più solo un problema di sovraffollamento carcerario con cifre che raggiungono in alcuni penitenziari oltre il 70% in più delle capienze consentite e non è neanche una questione solo di organici (mancano il 20% degli agenti con punte in alcune sedi di oltre il 35%) o di fatiscenza delle infrastrutture nonostante che il 70% degli istituti penitenziari sia in condizioni disastrose e necessiti di urgenti ristrutturazioni, ma l’emergenza riguarda l’assenza di una politica penitenziaria nazionale e in grado di produrre risultati concreti” ad affermarlo in una nota è Leo Beneduci segretario generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).

A detta del sindacalista il problema gravissimo ed inaccettabile dei suicidi in carcere e che sta raggiungendo cifre mai viste è la riprova di un sistema che fa acqua da tutte le parti. “Soprattutto lo svilimento delle funzioni e del ruolo della Polizia Penitenziaria – incalza il leader dell”OSAPP – le cui dotazioni si stanno frazionando in molteplici gruppi e gruppetti per lo più sottratti al lavoro a diretto e costante contatto con la popolazione detenuta in ragione delle scelte scellerate dell’attuale amministrazione penitenziaria centrale sta determinando un aumento dei traffici ed una diminuzione della sicurezza interna alle carceri”.

A detta di Beneduci: “non sono più, purtroppo di alcuna utilità i ripetuti appelli del Presidente della Repubblica Mattarella o di Papa Francesco se, nonostante l’evidente disastro le ingentissime spese e l’assenza di risultati concreti si lasciano le stesse figure, persino per svariati anni ai vertici nazionali del sistema penitenziario, con ciò determinando di fatto, per assenza di un effettivo progetto di contrasto, tranne per gli slogan di parte della politica e persino del sottosegretario delegato, l’aumento delle morti e dei suicidi in carcere, le continue e cruente aggressioni in danno del personale e il proliferare dei traffici interni a vantaggio della criminalità organizzata.

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