(Fonte: Claudio Civettini) – Orso in Trentino: ennesima aggressione a persona. Quali le responsablità nel controllo del plantigrado? Quali i contatti con roma per la gestione? Lo stato latitante se ne assuma la responsabilità.
Abbiamo avuto modo di essere tra i primi a diffondere un comunicato stampa circa l’aggressione ad una persona da parte dell’orso in Valle dei Laghi, lungo il sentiero 627, all’altezza del maneggio Liberio in località Predera, un sentiero che collega il secondo lago di Lamar con la zona di Terlago, dove si trovava in passeggiata.
Questo chiaramente non ci onora ma anzi ci preoccupa, perché detta aggressione (l’ennesima dopo gli episodi del 2014 e del 2015) dimostra come il progetto Life Ursus – di fatto – sia sostanzialmente sfuggito di mano a coloro che sono deputati a gestirlo.
Di qui la necessità, viste anche le conseguenze negative in ambito turistico che tutto ciò può comportare, di un atto ispettivo da sottoporre tempestivamente all’Amministrazione provinciale affinché si interfacci con il Governo romano chiedendo che, se la tutela di questi animali deve continuare, sia esso a sobbarcarsene costi e responsabilità.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2017/07/Interrogazione-24-07-17-ORSO-IN-TRENTINO-ENNESIMA-AGGRESSIONE-A-PERSONA.pdf” title=”Interrogazione – 24 07 17 – ORSO IN TRENTINO – ENNESIMA AGGRESSIONE A PERSONA”]
Foto: archivio Pat