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ORSI E LUPI: LEGAMBIENTE, SE PREVENZIONE ALLEVATORI TRENTINI SI PUÒ CONVIVERE

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15.06 - giovedì 25 maggio 2017

(Fonte: legambiente Trento) – Legambiente Trento e Lipu Trento desiderano rispondere all’allarme lanciato martedì dalla Federazione provinciale Allevatori trentini, con un comunicato stampa. Gli allevatori a seguito della loro assemblea annuale hanno diffuso un testo che parla di “invasione di animali aggressivi, orsi e lupi”.

Noi rispondiamo dicendo che non c’è alcuna invasione e non c’è alun motivo di lanciare da parte di una categoria economica solida e socialmente rilevante come gli allevatori, allarmi che suonano antimoderni e denotano un atteggiamento irrazionale.

 

 

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Situazione sotto controllo

Il numero dei lupi segnalati sul territorio trentino, per altro solo in alcune zone, si conta sulle dita di una mano. La quantità di danni a greggi e bovini finora causati dal lupo è assai limitata. Il numero di orsi, per altro preenti da oltre dieci anni, secondo l’ultimo Rapporto ufficiale della Provinica è fra i 49 e i 66 esemplari, in linea con quanto previsto dal progetto scientifico alla base del Life Ursus.
Non c’è alcuna invasione perché la situazione è sotto controllo, la Provincia sta monitorando con gli esperti e con diverse metologiemoderne e adeguate da anni comportamento e popolazione di queste specie.

 

 

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Animali non aggressivi

Orsi e lupi non sono in ogni caso animali aggresivi, definizione eclatante e allarmistica: sono semplicemente un predatore nel caso del lupo, un occasionale predatore e onnivoro opportunista nel caso dell’orso. Gli orsi mangiano soprattutto vegetali, come noto. I lupi come noto da 150 anni non aggrediscono l’uomo. Entrambe le specie sono elusive ed è raro che un umano incontri un orso o un lupo, nonostante il chiasso che ogni volta se ne fa sui giornali.

 

 

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Danni risarciti e conteuti

I danni vengono risarciti, con tabelle concordate dall’ente pubblico proprio insieme agli stake holders, nel caso degli allevatori anche insieme ai loro rappresentanti provinciali. Ricordiamo che esiste il Il Tavolo di confronto con i rappresentanti degli allevatori, apicoltori e contadini: le categorie economiche non sono certo lasciate sole.
Nel 2016 la Provincia ha liquidato 73.000 euro di danni provocati da orso bruno. Per danni da lupo sono stati liquidati 34.567,93 €. Sono cifre contenute anche rispetto a quelle per danni da altre specie selvatiche (ungulati, per esempio).

 

 

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Prevenzione: funziona, i numeri

Infine, ricordiamo che la prevenzione esiste, è supportata con aiuti pratici ed economici consistenti dalla Provincia e funziona. Nel 2016 è proseguito e si è ulteriormente consolidato il sostegno ai pastori, soprattutto nelle aree a maggior presenza di orso e lupo. Orso – Nell’intero anno, su tutti gli alpeggi seguiti sono stati accertati solo 6 attacchi al bestiame protetto, con la perdita accertata, dello 0,14% dei capi monticati protetti: un’incidenza contenuta e proprio nelle aree più frequentate dall’orso.
Lupo – Sugli alpeggi seguiti e messi in sicurezza nel 2016 sono stati accertati 4 attacchi da lupo a carico del bestiame protetto (circa 630 capi), che hanno provocato la perdita comples siva di 5 capi ovini, vale a dire lo 0.8% dei capi monticati.

 

 

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Conclusioni

Il ritorno di lupi e orsi è il ritorno ad un ecosistema alpino più ricco e equilibrato, capace di rispondere meglio ai cambiamenti globali, un ambiente ricco di specie autoctone, con le quali conviviamo da migliaia di anni. Siamo sicuri che gli allevatori trentini supereranno la fase iniziale di adattamento e dimostreranno di essere una categoria economica moderna e flessibile. Se gli allevatori attuano le misure di prevenzione, la convivenza con lupi e orsi sarà possibile.

 

 

Il circolo di Trento di Legambiente e la Sezione Lipu di Trento

 

 

 

Foto: archivio Lav

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