News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

ORSA KJ2: LAV, DIFFIDA A PRESIDENTE PROVINCIA TRENTO TRASGREDISCE PACOBACE

Scritto da
13.23 - venerdì 11 agosto 2017

(Fonte: Ufficio stampa Lav) –  La Lav ha inviato una diffida al Presidente della Provincia di Trento per chiedere il ritiro dell’Ordinanza di cattura o uccisione dell’orsa KJ2, in seguito alle rivelazioni emerse rispetto all’esatto nesso di causa-effetto dell’incontro, avvenuto a fine luglio, tra un uomo e l’orsa KJ2.

Le affermazioni della vittima del presunto attacco sferrato dall’orsa, riferite a Radio Rai3 Scienza dal responsabile del settore grandi carnivori del servizio foreste e fauna della Provincia di Trento, riferiscono una situazione in cui l’uomo si è trovato improvvisamente nei pressi dell’orso e, con una reazione dettata probabilmente dal panico, ha sferrato una bastonata sulla testa dell’animale, scatenando la naturale e prevedibile reazione dell’animale che fortunatamente non ha causato conseguenze troppo gravi.

L’ordinanza emessa immediatamente dopo l’accaduto, dal Presidente della provincia di Trento, si basa sull’affermazione che “un esemplare di orso bruno ha attaccato, senza essere provocato, una persona causandone il ferimento”.

Un’affermazione che oggi possiamo definire del tutto apodittica, formulata, come già accaduto in passato in occasioni simili, sull’onda emotiva di quanto successo, senza alcun approfondimento né istruttoria che potesse chiarire i termini della vicenda.

L’affermazione riportata nell’ordinanza appare confezionata su misura per coincidere con il massimo grado di pericolosità di un orso, così come espresso al livello 18 della scala che il capitolo 3 del Pacobace –  Piano d’Azione interregionale per la Conservazione dell’Orso Bruno sulle Alpi Centro-Orientali – definisce “Orso attacca (con contatto fisico) senza essere provocato”.

Alla luce delle più recenti rivelazioni relative all’esatto svolgimento dei fatti, quanto accaduto sarebbe derubricato al punto 11 della suddetta scala che definisce un “Orso che si lancia in un falso attacco perché colto di sorpresa, per difendere i proprio cuccioli o per difendere la sua preda”, il che prevede quale massimo provvedimento, la cattura per applicazione di radiocollare o spostamento dell’animale. Nulla a che vedere con l’ipotesi di uccisione o cattura perseguite dalla Provincia.

“Riferendoci a queste evidenze – dichiara Massimo Vitturi, responsabile area Animali Selvatici della Lav – abbiamo inviato una diffida al Presidente della Provincia di Trento, con la quale richiediamo il ritiro in autotutela dell’ordinanza, a nostro parere gravemente illegittima perché basata su presupposti che violano lo stesso protocollo – il Pacobace – sottoscritto anche dalla Provincia di Trento.”

Se infatti la Provincia dovesse continuare a insistere sulla linea dura della cattura per captivazione permanente o in alternativa dell’uccisione dell’orsa KJ2, si configurerebbe il reato di maltrattamento o uccisione non necessitata di animali, punito dall’articolo 544 del Codice Penale per il quale la Lav ha già predisposto la denuncia da depositare presso la Procura della Repubblica di Trento.

“Ora, trascorsi alcuni giorni e considerato quanto emerso, siamo sicuri che il Presidente della Provincia non vorrà gestire gli orsi trentini sull’onda dell’emotività – conclude Massimo Vitturi – Il ritiro dell’ordinanza rappresenta quindi il primo passo per approfondire quali devono essere le migliori strategie di comunicazione e sensibilizzazione che l’Amministrazione pubblica deve d’ora in poi adottare per ridurre al minimo le situazioni di confronto tra orsi e interessi umani sul territorio.”

 

 

 

 

 

Foto: archivio Pat

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.