Salviamo la Sanità Provinciale: è il grido di allarme che congiuntamente lanciano la Consulta Provinciale per la Salute, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche e l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Trento. Grande è la preoccupazione per il livello di demotivazione raggiunto e per i carichi di lavoro sempre più pesanti che i professionisti sanitari stanno vivendo, oltre che per i risvolti negativi che potrebbero originarsi nell’erogazione dei servizi ai cittadini e sulla qualità dell’assistenza.
La pandemia da CoViD-19 ha messo a dura prova cittadini e organizzazione sociosanitaria e ha evidenziato come solo un Sistema Sanitario Pubblico, in grado di modificarsi in base alle esigenze, può contrastare le conseguenze in termini di morbilità e mortalità.
Tutti abbiamo subito sul piano fisico ed emotivo gli effetti devastanti della pandemia e per gli alti livelli di stress, anche come conseguenza dell’aver toccato con il cuore e con la mente la faccia più nera del virus, i professionisti sanitari hanno maturato malessere, sfiducia, mancanza di entusiasmo fino a vero e proprio burnout. E, pur avendo in parte superato l’impatto più forte della pandemia sul sistema sanitario, lo stato di malessere e il disagio fra i professionisti sanitari è tuttora presente e si sta continuamente alimentando.
Una situazione che deve destare come minimo una forte preoccupazione in chiunque, e in particolare in coloro che coprono ruoli di responsabilità politica e organizzativa che sinceramente non abbiamo potuto rilevare.
Riteniamo evidente come prendere coscienza di questa situazione, a tutti i livelli istituzionali, sia il primo passo per poter assumersi quella responsabilità necessaria e dovuta per farsi carico della cura dei professionisti sanitari e degli effetti sui climi nei team e prima ancora sulla qualità dell’assistenza. Questa consapevolezza è un ingrediente irrinunciabile che rappresenta il senso di responsabilità appunto, ma anche un approccio umile e orientato ad accogliere la voce dei cittadini e dei professionisti sanitari per avviare un percorso che dall’attuale circolo vizioso si possa trasformare in circolo virtuoso.
Garantire ambienti di lavoro sicuri e stimolanti sul piano della crescita professionale, favorire il coinvolgimento dei professionisti nei processi decisionali, promuovere la comunicazione dei principi e delle motivazioni che sostengono le scelte tra i diversi attori coinvolti, garantire organici quanti e qualitativamente adeguati alla complessità dei bisogni dei pazienti e ai modelli organizzativi, sostenere il personale con concrete azioni di supporto psicologico sono alcune strategie che possono contribuire ad attrarre i professionisti e ad accrescere la fiducia nel sistema. La partecipazione e l’ascolto di proposte dei cittadini e dei professionisti a vari livelli accresce indubbiamente il senso di appartenenza al SSP e alla propria Istituzione.
Riconoscere quindi il valore della partecipazione dei cittadini e del contributo delle professioni sanitarie, anche con l’attivazione di percorsi strutturati di carriera attraverso un autentico approccio meritocratico è la chiave per aumentare motivazione, fiducia ed entusiasmo e rendere attrattivo il nostro Sistema sanitario con ricadute positive sulla qualità dell’assistenza ai cittadini.