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ORARI NEGOZI TRENTINO-AA: ROSSI E KOMPATSCHER A GENTILONI, SI APPROVI LA NORMA

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11.35 - giovedì 27 luglio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – Olivi: “Occorre rivendicare e promuovere la peculiarità del nostro sistema commerciale alpino e dare maggiore voce in capitolo ai territori”. Rossi e Kompatscher a Gentiloni: “Si approvi la norma di attuazione su aperture e orari dei negozi”.

Trentino e Alto Adige chiedono al Governo di riconoscere, con una norma di attuazione dello Statuto, le proprie peculiarità di aree alpine anche per quanto riguarda il governo dei rispettivi sistemi commerciali: questo il senso della richiesta formulata con lettera indirizzata al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni dai presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano Ugo Rossi e Arno Kompatscher, raccogliendo una proposta del vicepresidente Alessandro Olivi, artefice, nella precedente legislatura, della riforma del commercio in Trentino.

La lettera, inviata anche al presidente della Commissione dei 12 Lorenzo Dellai, sollecitare “un’agevole conclusione positiva, realistica e ponderata” che porti all’approvazione della norma di attuazione in materia di orari di apertura degli esercizi commerciali.

“Fin da quando ha approvato la riforma del settore – spiega Olivi – il Trentino è stato determinato nel difendere l’impianto autonomistico sotto il profilo delle aperture e degli orari, rivendicando, spesso in una sorta di iniziale solitudine, la necessità e l’utilità di un’azione pubblica che coniughi qualità, sostenibilità e difesa del consumatore.

Ciò nella convinzione che il nostro sistema commerciale, per le caratteristiche proprie del territorio, per la sua propensione ad un commercio di prossimità, si orienta molto di più a modelli alpini che metropolitani. In tutta l’area alpina, dalla Baviera al Tirolo alle Alpi francesi, si è fatta strada l’idea che sono i territori a dover graduare in maniera diversa le aperture, anche disciplinando alcune giornate in cui gli esercizi sono chiusi.

Ora vediamo con soddisfazione che il dibattito si sta allargando ad altre regioni, coinvolgendo la stessa dimensione nazionale. Si fa strada una coscienza dell’utilità di riportare in capo ai territori o anche al legislatore nazionale la disciplina della materia, per difendere il pluralismo distributivo da politiche aggressive e quindi in definitiva per contrastare gli eccessi della liberalizzazione selvaggia.

Ho chiesto pertanto a Rossi e Kompatscher di condividere un’iniziativa rivolta al Governo e alla Commissione del 12 con due obiettivi: stimolare il legislatore nazionale ad attivarsi al fine per riportare la materia dentro alcune regole condivise con i territori, e in ogni caso approvare una norma di attuazione che valorizzi pienamente il nostro essere territorio autonomo, di confine, con esperienze ed orientamenti di matrice alpina”.

Nella loro lettera a Gentiloni, che ha ora assunto anche le competenze di ministro per gli Affari Regionali, i governatori delle Province autonome di Trento e di Bolzano sostengono la necessità di “un approccio più articolato e forse meno ideologico” nella regolazione degli orari e delle giornate di apertura degli esercizi commerciali al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande, “assicurando un ruolo più pregnante alle istituzioni territoriali nella disciplina della materia”.

Dopo avere ricordato che per le due Province autonome la regolazione degli orari di apertura nel commercio al dettaglio e di chiusura festiva degli esercizi commerciali ha sempre rivestito una particolare importanza, sia in funzione riequilibratrice tra grande distribuzione e piccoli esercizi al dettaglio, sia in relazione alle peculiarità orografiche, ambientali, culturali e socio-economiche di questi due territori, Rossi e Kompatscher sottolineano la sostanziale armonia tra l’impostazione regolativa conferita dalla precedente disciplina locale degli orari e delle aperture dei negozi e quella – riassunta in un allegato alla stessa lettera inviata a Gentiloni – presente nelle realtà regionali alpine (Regioni, Cantoni, Laender, libero Stato di Baviera) con le quali le stesse due province autonome si rapportano nell’ambito della cooperazione transfrontaliera e interistituzionale dentro le cornici della Comunità di Lavoro Arge-Alp e del Gect-Euregio Tirolo Alto Adige Trentino.

“In tali territori – scrivono Rossi e Kompatscher – costituisce la regola il divieto di apertura nelle giornate festive, mentre alle autorità locali è attribuita la facoltà di adottare deroghe a tali divieti”.

“L’obiettivo della proposta norma di attuazione – concludono i due governatori – è dunque quello di riconoscere in capo alle Province autonome – in una prospettiva di complementarietà con l’esercizio delle altre competenze statutarie, tra cui quella del commercio – una prerogativa che si era nel tempo consolidata, che consenta di coniugare nel modo migliore le esigenze generali di carattere sociale e culturale, tra cui le esigenze di riposo domenicale e nei giorni festivi e di tutela del lavoro, con i fabbisogni e le dinamiche peculiari del territorio in termini di commercio al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande”.

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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