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OPIA ITALIA * FAUNA SELVATICA: PIACENZA, « DECLASSARE LA TUTELA DEL LUPO OLTRE AGLI ABBATTIMENTI NO-LIMITS? CI RIVOLGEREMO ALLE SEDI OPPORTUNE »

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14.14 - domenica 25 dicembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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DECLASSARE LA TUTELA DEL LUPO, OLTRE AGLI ABBATTIMENTI NO-LIMITS? OIPA: «CI RIVOLGEREMO A TUTTE LE SEDI OPPORTUNE, DALL’UE AI TAR»

Piacenza: «È una maggioranza che si muove diretta e nella direzione degli interessi delle lobby amiche contro la fauna selvatica, bene demaniale e quindi di tutti». Daremo battaglia anche contro il declassamento della protezione del lupo, oltre a quanto previsto dall’emendamento “Far West” che vuole la possibilità, senza limiti spaziali e temporali, di abbattere la fauna selvatica, e non solo i cinghiali. Lo annuncia l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

Con l’approvazione alla Camera dell’ordine del giorno presentato dalla Lega che impegna il Governo ad adottare iniziative affinché il lupo sia declassato da specie ‘prioritaria’ a ‘protetta’, escludendo la specie dalla rigida normativa di tutela prevista dalla Direttiva Habitat, si conferma come questa maggioranza si muova esclusivamente diretta e nella direzione degli interessi delle lobby amiche.

«Questa maggioranza vuole smantellare la rete di protezione della fauna selvatica, bene demaniale e quindi di tutti, a uso e consumo degli interessi di pochi», commenta il delegato alla fauna selvatica dell’Oipa, Alessandro Piacenza. «Non ci fermeremo in questa battaglia a tutela degli animali e dell’ambiente, ora introdotta anche in Costituzione all’articolo 9, rivolgendoci a tutte le sedi opportune, dall’Unione europea ai Tar per impugnare i provvedimenti locali».

I metodi per contenere i pochi danni provocati dalla fauna selvatica si vuole uccidere gli animali invece di adottare semplici misure di buon senso. La coesistenza uomo – lupo, e non solo, può essere armonizzata attraverso l’attuazione di diversi sistemi per prevenire i danni: recinzioni elettriche, dissuasori acustici, cani da guardia. Quanto ai cinghiali in città, che il non corretto smaltimento dei rifiuti nei centri abitati sia l’unica causa dell’arrivo degli ungulati nell’abitato lo dimostra quel che avviene dove si adotta la raccolta porta a porta: in queste zone, anche adiacenti alle campagne e ai parchi protetti, i cinghiali restano nei loro habitat.

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