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OPI – ORDINE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE / TRENTO * SANITÀ – REPLICA A COMUNICATO PAT: PRESIDENTE PEDROTTI, « IL DEFINIRE LA NOSTR ATTIVITÀ “DI SUPPORTO AI MEDICI“ È ANACRONISTICO ED ERRATO »

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17.22 - sabato 30 ottobre 2021

Ridisegno e innovazione del sistema sanitario provinciale: “fare le scelte giuste significa avere il coraggio di farle”. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento esprime pieno sostegno alla Provincia Autonoma di Trento per l’impegno dichiarato già in precedenti incontri, ribadito nel comunicato stampa odierno (sotto il link Opinione – ndr), di investimento e potenziamento dell’assistenza territoriale anche in coerenza con le previsioni della missione 6 Salute del PNRR.

 

PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: SEGNANA, « FIRMATO IL NUOVO ACCORDO CON I MEDICI DI MEDICINA GENERALE, COLLABORAZIONE PROFICUA CON I SINDACATI »

Come già evidenziato dall’Assessora alla Salute Stefania Segnana un confronto constante, una collaborazione fattiva ed un reciproco supporto istituzionale sono gli strumenti in grado di garantire la declinazione di modelli organizzativi e professionali innovativi ed efficaci per la presa in carico dei bisogni socio sanitari dei cittadini, valorizzando al contempo i professionisti attori del Sistema Salute della nostra Provincia.

Nel merito, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche ritiene opportuno condividere una prima riflessione rispetto al comunicato odierno della PAT dal titolo “Continuità assistenziale: firmato nuovo accordo con i medici di medicina generale”.

Premettiamo che siamo pienamente consapevoli delle difficoltà nel garantire stabilmente il servizio di continuità assistenziale sul territorio provinciale e riconosciamo pertanto l’importanza di attivare strategie per farne fronte. Tuttavia, nel sopracitato comunicato, la professione infermieristica è inserita in un contesto che richiama specificatamente un’attività di “supporto” ai medici.

Questo Ordine ritiene che il termine utilizzato sia anacronistico e rimandi specificatamente ad un profilo professionale costruito sulla base normativa rispecchiante un insito rapporto gerarchico che non rende certamente merito e giustizia allo sviluppo che ha investito la professione di infermiere negli ultimi 20 anni. Il termine utilizzato è pertanto nel giudizio dell’Ordine errato.

La professione infermieristica è certamente una professione di supporto, ma di supporto al cittadino, al Sistema Sanitario Provinciale, alla rete interistituzionale e interdisciplinare, con una propria e specifica autonomia professionale: non è certamente di supporto ad un altro ruolo, poiché, per definizione, ogni professione è inserita in un unico sistema, il Sistema Salute, laddove la cooperazione, la collaborazione ed il rispetto dei differenti e specifici ambiti professionali sono gli elementi che possono determinare la qualità degli esiti della presa in carico dei bisogni di salute dei nostri cittadini.

“Siamo convinti che abbiamo di fronte una grande responsabilità, una grande sfida. È necessario fare le scelte giuste e fare le scelte giuste significa avere il coraggio di farle. Significa non adottare la decisione più facile, più immediata, più tradizionale, più consolidata, più conservatrice, perché potrebbe non essere quella giusta” – chiosa il Presidente Pedrotti. Come Ordine rileviamo un grande lavoro a livello nazionale e provinciale per migliorare e innovare il Sistema Sanitario al fine di garantire risposte di salute appropriate e coordinate ai bisogni sanitari e socio-sanitari dei nostri cittadini. Ma è evidente che c’è ancora molto da fare rispetto ai modelli organizzativi attualmente in essere.

Un conto è affermare che i professionisti lavorano in modo interprofessionale e sinergico, un conto è realizzare i comportamenti professionali dei professionisti che abitano il territorio, le RSA, gli ospedali. L’Ordine delle professioni infermieristiche ci crede molto, gli infermieri hanno sempre posto come loro mandato prioritario l’assistere in integrazione e sinergia con le altre professioni della salute.

È evidente che non basta stare nei setting di cura, ma occorre creare le condizioni normative e organizzative affinché si realizzi una reale interprofessionalità, un reale lavoro in equipe, nella presa in cura della persona, dove ogni professionista, infermiere, medico, fisioterapista, ostetrica, assistente sociale che sia possa apportare il proprio specifico contributo professionale alla salute dei cittadini.

C’è ancora molto da fare, e gli Ordini, in qualità di enti sussidiari dello Stato, in questa “riforma” attualmente in corso del Sistema Sanitario Provinciale, possono dare un contributo importante all’analisi dei fabbisogni, alla declinazione di modelli professionali innovativi (es. per gli infermieri: infermiere di famiglia e comunità, infermiere specialista clinico, dirigente di processi assistenziali) e su come ci si mette in rete e si lavora in sinergia, anche con il supporto della tecnologia, per garantire le risposte di salute ai bisogni emergenti dei cittadini.

Auspichiamo infine che ci sia sempre un maggior coinvolgimento su queste partite e su queste scelte, perché queste scelte condizioneranno i prossimi 100 anni del nostro sistema sanitario provinciale.

Il Presidente Pedrotti conclude: “Come Ordine non intendiamo rimanere fuori da questo dibattito ed intendiamo starci con il contributo che possiamo dare per lo sviluppo di una rete veramente di solidarietà, sussidiarietà e di appropriatezza del nostro sistema socio-sanitario provinciale senza supremazie professionali e senza rincorrere vecchi modelli, ma facendo le scelte giuste.

Costa sacrificio, certo non è facile, ma se non lo facciamo ora sprecheremo un’occasione che non avremo mai più che è il PNRR”.

 

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Il Presidente
DOTT. DANIEL PEDROTTI

Per il Consiglio Direttivo
dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento

 

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