LINK OPENPOLIS – Il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è il documento che il governo italiano ha predisposto per illustrare alla commissione europea come il nostro paese intende investire i fondi che arriveranno nell’ambito del programma Next generation Eu. Il documento descrive quali progetti l’Italia intende realizzare grazie ai fondi comunitari. Delinea inoltre come tali risorse saranno gestite e presenta anche un calendario di riforme collegate finalizzate in parte all’attuazione del piano e in parte alla modernizzazione del paese.
Corrispondono a 235,12 miliardi di euro le risorse che saranno gestite dall’Italia nell’ambito del Pnrr.
La realizzazione del Pnrr sarà un passaggio fondamentale per il futuro del nostro paese. Vista l’enorme mole di risorse che muoverà, ma anche le numerose riforme ad esso collegate, è quindi fondamentale che il governo e gli altri soggetti coinvolti assicurino la massima trasparenza. Da questo punto di vista il percorso non è iniziato sotto i migliori auspici. Un primo elemento critico riguarda lo scarso e tardivo coinvolgimento del parlamento nella definizione dei progetti contenuti nel piano. Inoltre la governance appare estremamente centralizzata intorno a palazzo Chigi e al ministero dell’economia che avranno un ruolo preminente anche rispetto agli altri dicasteri.
Il piano è stata realizzato seguendo le linee guida emanate dalla commissione europea e si articola su tre assi principali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Il Pnrr raggruppa i progetti di investimento in 16 componenti, a loro volta raggruppate in 6 missioni:
Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
Rivoluzione verde e transizione ecologica;
Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
Istruzione e ricerca;
Coesione e inclusione;
Salute.
In allegato: il documento ufficiale del Pnnr, del Governo Draghi, al seguente LINK