News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

OPENPOLIS * FONDO COMPLEMENTARE: «NON C’È TRASPARENZA NÉ EFFICIENZA, 30 I MILIARDI DI RISORSE NAZIONALI »

Scritto da
07.52 - lunedì 28 agosto 2023

Anche se minoritario rispetto al Pnrr, il piano complementare investe 30 miliardi di risorse nazionali. Ma da parte delle istituzioni non c’è trasparenza a riguardo, né un impegno deciso per la sua attuazione.

Il fondo complementare è finanziato da soldi pubblici, dai contributi dei cittadini. È importante che ci siano dati e informazioni a riguardo e un impegno nel realizzarlo. Circa 1 scadenza del Pnc su 3 è ancora da completare, tra quelle monitorate da OpenPNRR, dall’avvio del piano fino al primo semestre 2023.

Il piano complementare è incentrato sulle infrastrutture. Gli interventi che incontrano più difficoltà sono quelli di realizzazione concreta dei lavori. Reperire informazioni su scadenze e progetti del Pnc è quasi impossibile. Il vuoto informativo si estende da siti dei ministeri a Italia domani e oltre.

Anche la relazione trimestrale del Mef è poco attendibile. Nell’ultima mancano dettagli cruciali che nelle versioni precedenti c’erano. La revisione del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) italiano sta seguendo il suo corso. Ne abbiamo parlato nelle scorse settimane: dalla modifica di 10 scadenze relative al secondo semestre 2023, alla proposta più ampia che coinvolge l’intera agenda e il capitolo energetico RepowerEu.

Sono processi che hanno lo scopo primario di facilitare la realizzazione del piano e quindi salvaguardare la ricezione di nuovi fondi da Bruxelles. Trasferimenti che sono vincolati proprio al conseguimento degli interventi previsti.

l’Ue verifica l’attuazione dei Pnrr. È vero che le misure e i fondi Pnrr sono centrali. Tuttavia ci sono altre risorse e altri interventi rilevanti che fin dall’inizio sono praticamente esclusi dalle comunicazioni istituzionali e dal dibattito pubblico. Parliamo del fondo complementare.

Introdotto dal decreto legge 59/2021, il fondo complementare ammonta a 30 miliardi di euro di risorse nazionali e ha un duplice scopo. Da un lato facilitare la realizzazione di alcuni investimenti del Pnrr, mettendo a disposizione ulteriori risorse. Dall’altro finanziare nuove misure all’interno di un vero e proprio piano nazionale complementare (Pnc). Un’agenda che ha la stessa impostazione del Pnrr, con traguardi da raggiungere per ogni trimestre fino al 2026, ma che non è sottoposta alla verifica europea.

Abbiamo già parlato di come sia in termini di attuazione che di trasparenza, il fondo complementare presenti problematiche anche più gravi di quelle del Pnrr. Basti pensare che lo scorso anno, un decreto del ministero dell’economia ha rimandato tutte le scadenze Pnc del terzo trimestre 2022 al quarto, per evitare ulteriori ritardi. E che attualmente è in corso l’iter di approvazione di un nuovo decreto di revisione del cronoprogramma. Passaggi che denotano le difficoltà di gestire in modo efficiente il fondo complementare, come viene esplicitato anche nell’ultima relazione del ministero dell’economia.

È importante però ricordare che nonostante si tratti di risorse molto inferiori rispetto a quelle europee, il fondo complementare è nazionale, finanziato dalle casse dello stato e dunque dai cittadini stessi. E questo è un motivo sufficiente per cercare di tenere alta l’attenzione sul tema e richiedere alle istituzioni maggiore trasparenza ed efficienza a riguardo.

Un aggiornamento sulle scadenze
Come avremo modo di spiegare nel dettaglio, verificare l’attuazione del fondo complementare è difficile – a volte impossibile – a causa della scarsità di informazioni e dati a disposizione. Per questo motivo fin dall’inizio abbiamo deciso di monitorare, con la nostra piattaforma OpenPNRR, solo le scadenze più rilevanti e strategiche per la realizzazione delle misure del Pnc.

Su un totale di 298 milestone e target da conseguire entro il 2026, ne monitoriamo 163. Di cui 96 andavano conseguite dall’avvio del piano fino al primo semestre di quest’anno (30 giugno 2023).

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.