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ONOREVOLI URZÌ – DE BERTOLDI – MARCHETTO ALIPRANDI – CALOVINI (FDI) / INTERROGAZIONE AI MINISTRI PICHETTO FRATIN E LOLLOBRIGIDA * TRAGEDIA CALDES: « QUALI LE INIZIATIVE PER GESTIRE LA FAUNA PREDATORIA IN TRENTINO? »

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17.28 - mercoledì 12 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Atto Camera. Interrogazione a risposta scritta 4-00810 presentato da URZÌ Alessandro testo di Martedì 11 aprile 2023, seduta n. 84.

URZÌ, DE BERTOLDI, MARCHETTO ALIPRANDI e CALOVINI. — Al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

nella notte fra mercoledì 5 e giovedì 6 aprile 2023 è stato ritrovato il corpo senza vita di un uomo di 26 anni, Andrea Papi, morto in seguito all’aggressione di un orso, come chiarito dall’esame autoptico, mentre si trovava in località Contre, in Val di Sole (Trento), nel territorio del comune di Caldes, per un’escursione nelle vicinanze di casa;

tra il 1999 e il 2002, in virtù del progetto Life Ursus avviato fra il Parco Adamello-Brenta, la provincia autonoma di Trento e l’Istituto nazionale della fauna selvatica, usufruendo di un finanziamento dell’Unione europea, fu rilasciato un ristretto numero di orsi nati in libertà in Slovenia meridionale al fine di ricostituire un nucleo vitale di plantigradi nelle Alpi centrali. A oggi se ne contano oltre 100 esemplari, concentrati nel Trentino occidentale, una zona ad antropizzazione diffusa, e rappresentano un problema per l’economia, l’agricoltura e il turismo visto che, attratti anche dalle colture, si spingono fino a valle oltre ovviamente a condividere aree frequentate da escursionisti, come ripetutamente segnalato con crescente allarme da sindaci e cittadini;

in seguito alla morte del giovane Andrea Papi, il presidente della provincia autonoma di Trento Fugatti ha emanato un’ordinanza urgente di abbattimento del predatore responsabile dell’uccisione, una volta identificato, oltre a quello di altri orsi presenti in zona e ritenuti problematici;

il progetto Life Ursus prevedeva una diffusione delle colonie di orsi anche nelle regioni contermini e comunque una diffusione degli stessi nel territorio, il che non è avvenuto;

la gestione del patrimonio dei grandi predatori impone interventi non più rinviabili e in linea con tutti i più recenti passi intrapresi dal Governo. Ogni provvedimento (compreso il trasferimento di gruppi di orsi) richiede, inoltre, un piano di larga prospettiva, anche temporale, che le popolazioni che convivono nei territori di insediamento degli orsi attendono da tempo;

gli interventi da mettere in campo, anche a seguito della letale aggressione, oltre a ricercare responsabilità dovrebbero prevenire ulteriori episodi di attacco all’uomo;

le attività turistiche delle zone di insediamento di grandi predatori (in avvio di stagione estiva) rischiano di essere esposte alle conseguenze del drammatico episodio di aggressione mortale sui sentieri di una delle valli simbolo del Trentino, dopo le storiche conseguenze subite da agricoltura e allevamento di montagna;

negli ultimi anni, proprio in seguito al ripopolamento della zona, si sono registrate decine di aggressioni di orsi ai danni di uomini fra Rabbi, Pinzolo, Cadine, Monte Peller e Andalo, come denunciato dagli organi di stampa, e solo per puro caso non mortali –:

quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano mettere in campo, per quanto di competenza:

a) per una valutazione della gestione della fauna predatoria in Trentino, in particolare dopo l’avvio del progetto Life Ursus, e per l’allestimento di misure di prevenzione poste in essere dalle autorità locali preposte;

b) per creare le condizioni di tutela dell’incolumità di residenti e operatori economici che vivono e operano in aree a rischio presenza di grandi predatori, e anche dei turisti;

c) per garantire la legalizzazione di strumenti di difesa personale adeguati a fronteggiare incontri a rischio con animali aggressivi, disponendo regole di ingaggio certe e disposizioni quadro per la tutela dell’incolumità personale nei territori in cui sia riconosciuta la presenza di grandi predatori.
(4-00810).

 

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Segreteria Fratelli d’ Italia – Trentino

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