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ON. URZÌ – ON. AMBROSI (FDI) * REGOLAMENTAZIONE GESTIONE ORSI E LUPI: « ALLA CAMERA APPROVATO SENZA VOTI CONTRARI L’ODG, SUCCESSO SENZA PRECEDENTI »

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10.54 - venerdì 11 novembre 2022

Regolamentazione gestione di orsi e lupi, alla Camera approvato senza voti contrari Ordine del giorno Urzì/Ambrosi/Schullian/Steger: Urzì e Ambrosi (FdI): “Approccio pragmatico, nessuno spazio all’ideologia”.

“Si comincia a fare sul serio, anche sul tema dei grandi predatori gli impegni assunti da Fratelli d’Italia verso il nostro territorio cominciano a prendere forma e da domani sarà più facile coordinare il quadro nazionale con quello locale per arginare le situazioni di pericolo palesatesi negli ultimi mesi ed i gravi danni all’allevamento di montagna”, dichiarano all’unisono i deputati Alessandro Urzì e Alessia Ambrosi. Ieri notte la Camera ha approvato senza un solo voto contrario (con 230 voti a favore, 59 astenuti e 0 contrari) un ordine del giorno a prima firma proprio di Alessandro Urzì sottoscritto dalla deputata trentino altoatesina Alessia Ambrosi e dai colleghi della Svp Manfred Schullian (a distanza, in quanto assente) e Dieter Steger.

Era fra gli annunci fatti dal ministro alle politiche agricole ed alla sovranità alimentare Francesco Lollobrigida nei giorni scorsi a Bolzano: affrontare senza alcuna visione ideologica ma sulla base di assoluta concretezza e dati di fatto il tema dei grandi predatori garantendo la massima contemperazione fra gli interessi di imprenditori agricoli e gestione e salvaguardia della fauna selvatica.

“Quando si parla di temi concreti e non ci si perde in inutili disquisizioni etniche la visione comune anche con molti colleghi della Svp prevale”, richiama Urzì limitandosi a prendere atto della sostanziale collaborazione su un tema che appartiene a tutti.
Con l’impegno assegnato al Governo da parte del Parlamento (con una trasversalità quasi inedita attraverso gli schieramenti, neanche un voto contrario, nemmeno quello dei Verdi) si afferma una visione pragmatica del tema che parte da una ricognizione della dimensione della popolazione di grandi predatori e poi dal coinvolgimento dei territori interessati, ovviamente con un ruolo protagonista delle Province autonome.

Si è ritenuto infatti con il documento Urzì Ambrosi Steger Schullian che sia necessario “intervenire in sede nazionale ed europea al fine di, garantendo le fondamentali condizioni di preservazione della fauna selvatica e dei grandi predatori, contemperare le esigenze di efficace tutela delle attività economiche agricole e di allevamento, anche a livello territoriale in considerazione delle particolari specificità e forme di autonomia locali e disporre l’istituzione di un comitato che raccordi le espressioni territoriali interessate dai fenomeni citati in premessa ed Ispra, in via diretta e funzionale sul modello di quelli già realizzati in altre nazioni europee, finalizzato ad un urgente piano di intervento”.
L’obiettivo concreto anche quello di prevedere in attesa degli interventi di sistema una adeguata copertura economica dei danni derivati dalla fauna selvatica (il documento riguarda ovviamente tutta Italia dove certe salvaguardie peraltro non sono sempre previste).
Ora il governo ed il ministro Lollobrigida che già si è confrontato con il sottosegretario all’ambiente Claudio Barbaro avranno la delega del Parlamento per operare sulla base dell’odg Urzì, Ambrosi Steger Schullian.

“Sappiamo come per il Trentino questo passaggio rappresenti la capacità di ascolto del nuovo Parlamento verso il territorio, il successo della operazione congiunta con Urzì e i deputati della Svp intercetta il sentimento delle categorie interessate. Non mancheremo ovviamente di tenere sempre presente il tema della cura della fauna selvatica, ma avendo la consapevolezza che la diffusione dei predatori va semplicemente regolamentata e non lasciata ad una pura visione romantica”, ha chiarito l’On. Alessia Ambrosi.
E’ nelle premesse dell’ordine del giorno il cuore delle ragioni pragmatiche degli indirizzi dettati:

Scritto a Bolzano e Trento ovviamente la visione centrale del documento è sul Trentino Alto Adige:

“Nel territorio regionale del Trentino Alto Adige si è assistito ad una crescente incidenza di danni causati da orsi e lupi;
gli stessi hanno riguardato in Alto Adige una minaccia per la stessa sopravvivenza di forme di pastorizia e allevamento tradizionale connesse alla gestione e conservazione dei pascoli montani e degli alpeggi e che in Trentino si sono manifestati episodi anche di aggressione all’uomo da parte di orsi;

le organizzazioni territoriali di rappresentanza del settore agricolo e di allevamento hanno assunto posizioni di richiamo delle istituzioni al tema dei grandi predatori;

il costo economico e ambientale della organizzazione di forme di allevamento sottoposta a misure di protezione fisica appare incidere sul futuro stesso delle tradizionali forme di pastorizia con una potenziale caduta a catena sulla tutela del territorio montano svolta dalla agricoltura di alta quota che mantiene intatto e curato un contesto che va considerato patrimonio morale collettivo e presidio di sicurezza idrogeologica;

la discussione sul tema dei grandi predatori e della fauna selvatica in contesti antropizzati e dediti ad agricoltura e allevamento interessa diffusamente numerosi contesti italiani spesso anche per i risvolti sulla sicurezza delle persone;

la direttiva fauna-flora cosiddetta Habitat (92/43/CEE) della Commissione europea regola con i suoi allegati lo stato di protezione degli animali selvatici ed il mantenimento di condizioni naturali su scala europea;

il dibattito sui grandi predatori e la direttiva Habitat coinvolge anche sul piano transnazionale regioni e stati confinanti, non avendo per loro natura le migrazioni di animali selvatici confini interni ed esterni agli stati e quindi ponendo in continua evoluzione le conseguenze di esse sui territori di migrazione e moltiplicazione;

la Direttiva Habitat prevede all’art. 16 che gli Stati membri possano derogare ai vincoli imposti per la tutela della flora e della fauna e la conservazione degli habitat naturali (disposizioni previste dagli art. 12, 13, 14 e 15, lettere a) e b)) per motivi inerenti alla conservazione, alla didattica, alla ricerca scientifica e a motivi di rilevante interesse pubblico (sanità, sicurezza economia);

in base a quanto previsto dall’art. 16 di cui sopra, il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 ha previsto all’art. 11 che il Ministero dell’Ambiente (ora Ministero della Transizione Ecologica), sentiti per quanto di competenza il Ministero delle Politiche Agricole e l’ex Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ora ISPRA), può autorizzare le deroghe alle disposizioni previste agli articoli 8, 9 e 10, comma 3, lettere a) e b); lo stato regola attualmente la materia generale sulla base della legge 157 del 92 che disciplina forme di tutela e di prelievo selettivo della fauna selvatica;

la ricognizione della reale consistenza della fauna selvatica appartenente alle categorie predatorie di grandi dimensioni ha la necessità di essere costantemente monitorata e con essa la reale esigenza di protezione delle specie e razze e rischio anche ai fini dell’eventuale applicazione dell’articolo 16 della direttiva Habitat”.

La fiducia e le aspettative nei passi concreti mossi dal governo e dal ministro Lollobrigida da parte del Bauernbund in Alto Adige e dal presidente degli allevatori trentini Giacomo Broch ora esce rafforzata, è di tutta evidenza, dopo l’impegno assunto anche dal Parlamento sul documento Urzì senza nemmeno un voto contrario.

“Un successo senza precedenti che dimostra che questa nuova maggioranza è al lavoro per fare senza perdere tempo, e noi tutti ne siamo orgogliosamente parte”, sottolineano Urzì e Ambrosi.

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Fratelli d’Italia Trentino Alto Adige

Le segreterie degli On. Alessandro Urzì e On. Alessia Ambrosi

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