(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Seduti ad un tavolo, sorridenti come se stessero attendendo una bella fiorentina…ed invece i senatori Unterberger (Svp), Patton (Svp) e Spagnolli (Pd) si sono fatti ritrarre mentre erano in un laboratorio di carne coltivata per promuoverne la ricerca e la pratica” – così il Deputato di FdI Alessandro Urzì commenta la visita dei senatori trentino-altoatesini ad una start up di Trento.
“Sinceramente -continua Urzì- trovo tale pratica inadeguata al patrimonio gastronomico che la nostra Nazione ha da offrire. Un conto è allevare e coltivare rispettando l’ambiente, altro conto è promuovere cibi e stili di vita lontani dalle nostra tradizioni e di cui si conoscono poco i benefici. I tre senatori accusano il governo di avere un approccio anti-scientifico: tutt’altro, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Lollobrigida sta dimostrando fin dall’inizio del suo mandato di sostenere la produzione di cibo italiano.
Non solo, sovranità alimentare vuol dire essere capaci di avere un fabbisogno che faccia riferimento prevalentemente al mercato interno seguendo il principio che indipendenza è libertà. Ovviamente l’import-export non solo non sarà scoraggiato, ma i dati del primo trimestre dimostrano che è in crescita anche nel settore eno-gastronomico.
I senatori non si preoccupino, non rimarremo isolati all’interno dell’UE, saremo un faro per tutti quei Paesi che vogliono attingere al nostro mercato dell’alimentare e magari imparare nuove tecniche di trasformazione delle materie prime, invece che fare i ‘piccoli chimici’ con la carne”. “Noi vogliamo difendere e tutelare le nostre carni e tutte le eccellenze eno-gastronomiche che il Bel Paese ha da offrire. Non vogliamo -e conclude- che dalle nostre tavole scompaia tutto ciò che ha accompagnato la crescita di generazioni di italiani e che ci ha reso famosi in tutto il mondo e difenderemo il Made in Italy sempre, ovunque e comunque”.
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Alessandro Urzì – FdI