(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Minacce di attacco alla democrazia a Bolzano, Urzì (FdI): inammissibile sottovalutare la gravità delle intimidazioni.
Inammissibile la minaccia da parte di gruppi radicali nel settore delle politiche gender di voler impedire con la violenza un dibattito organizzato a Bolzano da Provita sul tema “Potremo ancora chiamare papà e mamma?” Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, capogruppo in Commissione affari costituzionali, Alessandro Urzì.
Il confronto si terrà domani venerdì 10 alle ore 19:00 a Bolzano, in una sala del Comune. In un manifesto diffuso attraverso i social che ritrae un’aula parlamentare in fiamme e militanti con il pugno chiuso si annuncia la volontà di “incontrarsi per non lasciarli parlare in pace”.
“Un appello alla violenza e alla negazione del diritto democratico di espressione del pensiero, con un metodo squadrista che richiama le dittature sudamericane”, dichiara Urzì che ricorda come all’evento sia prevista la partecipazione anche del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia consigliere provinciale e regionale Marco Galateo.
“Il richiamo ai palazzi delle istituzioni in fiamme e la rivendicazione del diritto a non fare parlare mostra i tratti di un estremismo che non si firma ma che si colloca chiaramente nella galassia della estrema sinistra alimentata irresponsabilmente dalle campagne d’odio di forze parlamentari.
C’è assoluta fiducia nelle forze dell’ordine che garantiranno un regolare svolgimento della manifestazione ma l’intimidazione e l’annuncio di forme violente di dissenso sono irricevibili in un contesto democratico. Ci aspettiamo – chiude Urzì – una chiara forma di presa di distanza da parte di tutte le forze politiche”.
Il deputato Urzì ha annunciato un intervento presso il ministro degli Interni perché sia verificata la gravità della minaccia annunciata attraverso i social.
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deputato Alessandro Urzì
Capogruppo FdI in Commissione affari costituzionali