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ON. URZÌ (FDI) *AUTONOMIA: «LE BUGIE DELLA SINISTRA, PER NASCONDERE I DISASTRI DELLA RIFORMA DEL 2001»

Scritto da
15.55 - mercoledì 11 settembre 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Mi viene riferito di un dibattito paradossale nel consiglio provinciale di Trento dove si sta dando dimostrazione di come si possa fare cattiva informazione e cattivissima politica non attenendosi ad alcun dato reale preferendo la costruzione di una realtà parallela, inesistente, ma che appare realistica semplicemente parlandone. Esattamente come sta facendo la minoranza politica.Apprezzo moltissimo la decisione del vicepresidente della Provincia Francesca Gerosa di rinviare al presidente della Provincia, che presto sarà titolare della presidenza della regione in capo alla quale spetta la rappresentatività delle istituzione verso il governo, la descrizione di un quadro completo dei passi intrapresi sino ad ora sul piano istituzionale. Ma sappiamo che ogni decisione di riferire oggi o rinviare come più opportuno alle dichiarazioni del presidente Fugatti non sarà mai di soddisfazione per le opposizioni.

Dopo averlo detto e ripetuto ribadisco la riflessione sollevata da Fratelli D’Italia e che si rivendica con assoluta convinzione:

La mozione approvata solo qualche giorno fa dal consiglio provinciale rappresenta perfettamente la linea ed il pensiero di Fratelli D’Italia e non a caso è stata sostenuta dal gruppo di Fratelli D’Italia, perché la maggioranza ha una posizione unitaria ed un dialogo al suo interno sempre orientato al migliore risultato, anche per l’autonomia. La minoranza si illude se pensa che ci siano posizioni diverse.

Unico punto su cui si offre una riflessione (e per fortuna) è quello che riguarda la valutazione (così è scritto nella mozione che perfettamente aderisce al pensiero di Fratelli D’Italia e dell’intera coalizione) sull’opportunità di fare precedere attraverso un dedicato disegno di legge costituzionale l’approvazione del principio della cosiddetta intesa (modulato in forma costituzionalmente sostenibile) invece di procedere nella discussione contestuale (subito, da oggi) anche delle nuove competenze e del recupero delle competenze del 1992 nonché degli adeguamenti dello statuto ai tempi attuali). Questa seconda opzione sarebbe la nostra opzione.

Ci sono due possibilità: chiudere il percorso di approvazione del disegno di legge costituzionale sull’intesa (che presumibilmente impegnerà un anno e mezzo o due di lavori in Parlamento) e poi avviare successivamente un percorso legislativo costituzionale separato  su nuove competenze e il recupero delle competenze erose dalla riforma costituzionale del 2001 e gli adeguamenti oppure discutere tutto contestualmente.

Noi sosteniamo la necessità di fare in fretta ciò che ci siamo impegnati a fare ossia portare a casa competenze, ruoli e funzioni per le autonomie locali subito, il prima possibile. Le minoranze dovrebbero spiegarci la ragione per cui non si dovrebbe discutere contestualmente l’una e l’altra cosa portando a casa tutto e subito ma si dovrebbe discutere solo dell’intesa sapendo che poi se si deve attendere due anni per avere la legge approvata dal parlamento (sempre che vada bene) poi potremmo rischiare di non avere più tempo per approvare il passaggio delle competenze. Perché la legislatura sarà terminata. Siamo già al secondo anno.

Attenderne altri due o uno e mezzo (perché questi sono i tempi delle quattro letture a camera e Senato) ci porterebbe a tre anni e mezzo o quattro di legislatura ed iniziare dopo con l’altro percorso non ci farebbe arrivare in tempo. Per poi essere accusati di non avere rispettato gli impegni.

Non portare a casa tutto e subito non lo capisce nessuno, perlomeno non lo capisco io come coordinatore regionale di Fratelli D’Italia. La posizione di Fratelli D’Italia è semplicemente la seguente: discutere tutto e subito e portare a casa tutto e subito e non solamente una formulazione di intesa (compatibile con la costituzione) ora per poi non avere più tempo nel corso della legislatura per portare a casa la sostanza di ciò che interessa le province ossia le competenze.

Da qui si capisce come la polemica sia totalmente fuorviante, pretestuosa e finalizzata solo a creare una cortina fumogena sulla ragione per cui siamo qui a discutere di questo: lo siamo perché se dobbiamo recuperare le competenze erose, ciò è accaduto perché è intervenuta la riforma costituzionale del 2001 imposta dalla sinistra e che ha creato uno sfacelo sulla distribuzione delle competenze fra livello nazionale e regionali, e da qui sono scaturite le sentenze della corte costituzionale che hanno limitato le competenze delle province.

Ora le minoranze di sinistra ed il PD hanno dimenticato che siamo noi a dove riparare i torti creati dalle loro follie Quindi la riflessione che Fratelli D’Italia porta e su cui nessuna speculazione o mancanza di conoscenza dei fatti ci farà cambiare idea è perché in questo momento dovrebbe andarci bene solo l’introduzione del principio dell’intesa e il rinvio sine die della discussione sulle competenze invece di discutere da subito su un principio di intesa costituzionalmente sostenibile e delle competenze. Immediatamente. Per poter portare a casa tutti i risultati nei tempi previsti da una riforma costituzionale, ossia circa due anni.

Ricordiamoci che il Parlamento in questo momento è impegnato su diversi fronti fondamentali, anche di rilievo costituzionale, come la divisione delle carriere e il presidenzialismo e sarebbe incomprensibile verso i nostri territori spacchettare quello che possiamo discutere una volta unica. Perché un testo unico trova lo spazio per essere discusso e portato a casa rapidamente, Sei testi separati (uno sui  principi comuni alle diverse regioni a statuto speciale e 5, uno per regione a statuto speciale, sulle competenze di ogni singola regione) probabilmente non sarebbero mai approvati in tempo prima della scadenza della legislatura.
Poi si può continuare a fare polemica solo per tentare di accreditarsi un ruolo  come fa la sinistra e chi non conosce i fatti. Ma per Fratelli D’Italia contano i risultati e soprattutto mantenere gli impegni presi. C’è da chiedersi se la strada intrapresa (di scorporare solo il tema  dell’intesa da tutto il resto ossia le competenze)  permetterà di garantirlo. Non sarebbe meglio, ecco la riflessione, fare un’unica grande riforma, tutto e subito (intesa  costituzionalmente sostenibile e competenze), immediatamente?

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On. Alessandro Urzì, coordinatore regionale di FdI

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