(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Alla luce delle due visite che ha svolto nei mesi scorsi al Carcere di Trento e a quello di Bolzano, con i colleghi consiglieri regionali De Bertolini Zanella e Repetto, oggi l’onorevole del PD Sara Ferrari è intervenuta alla Camera dei Deputati sul decreto carceri. Il governo ha bocciato, ancora una volta senza spiegazioni, la richiesta di assunzione di personale penitenziario per superare la carenza di organico a fronte di aumento di detenuti, ma anche l’investimento in attività rieducative e la garanzia del finanziamento per la struttura fatiscente di Bolzano.
La deputata dem chiedeva soprattutto un maggior ricorso generalizzato alle misure alternative al carcere, come vera soluzione decongestionante e già prevista dalla legge e per garantire un vero recupero delle persone detenute condannate e soprattutto a favore di quelle in attesa di giudizio. “A Trento e Bolzano la collaborazione tra istituzioni provinciali e Stato dovrebbe favorire condizioni migliori che nel resto del Paese, ma al momento non è così, perché nelle mie visite nei due istituti della regione ho visto sovraffollamento delle celle, unito a mancanza di personale, (che a Bolzano addirittura abita nella struttura circondariale pericolante in condizioni indegne), mancanza anche di addetti per le attività rieducative e sanitarie.
Investire nel recupero dei detenuti e’ un vantaggio per loro stessi ma anche per la comunità tutta, perché il loro reinserimento sociale e lavorativo garantisce che all’uscita non diventeranno inevitabile manodopera a disposizione della malavita. L’impegno non emergenziale, ma di lunga soluzione, che abbiamo chiesto è di investire nell’incremento delle misure alternative al carcere, con una riforma organica dell’ordinamento penitenziario che nell’interesse della società porta al centro in modo effettivo la dignità ed il reinserimento sociale del reo” dice Ferrari.”