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ON. AMBROSI – URZÌ – DE BERTOLDI (FDI) * INTERROGAZIONE AL MINISTRO PER LE AUTONOMIE: « ANIMALI SELVATICI, SI CONDIVIDONO LE CRITICITÀ ESISTENTI NEL TERRITORIO TRENTINO ?

Scritto da
18.02 - giovedì 20 aprile 2023
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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ORSI. AMBROSI (FDI): ANIMALISMO DA SALOTTO HA FATTO DANNI, SERVONO MISURE PER TUTELARE LE PERSONE IN MONTAGNA
“La tragica vicenda di Andrea Papi solleva numerose questioni sulla gestione degli orsi nella mia Regione e sulle iniziative da intraprendere: per questo ho presentato un’interrogazione in Commissione Ambiente. La convivenza tra la popolazione e i plantigradi è ormai sempre più difficile perché il progetto europeo ‘Life Ursus’ di reinserimento di questi animali aveva l’obiettivo di avere sul territorio trentino circa 50 esemplari, numero oggi più che raddoppiato”. Lo dichiara Alessia Ambrosi, deputato di Fratelli d’Italia, che sulla questione ha presentato un’interrogazione in Commissione Ambiente al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e al ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli.
“Occorre dunque un piano di mappatura e di trasferimento degli animali in eccesso, insieme a un rafforzamento dei sistemi di controllo e vicinanza. Desta ancora sconcerto il fatto che nel 2021 il Tribunale amministrativo di Trento, ribaltando la precedente ordinanza cautelare, abbia decretato la non validità dell’ordine di cattura di alcuni orsi fra i quali JJ4, artefice della morte di Papi. Penso inoltre sia opportuno compiere una valutazione dei rischi/benefici, oltre che dei costi, del progetto ‘Life Ursus’, che mai venne messo a referendum tra le popolazioni delle vallate trentine. L’animalismo da salotto e un ambientalismo ideologico hanno fatto fin troppi danni: occorre ora dare risposte concrete e pragmatiche ai trentini, che hanno il diritto di passeggiare nei loro boschi, e ai turisti, senza il timore o la paura di venire aggrediti da un orso che, come tristemente insegna la vicenda di Papi, può arrivare anche ad uccidere l’uomo”, conclude.
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE Ambiente presentata dall’On. ALESSIA AMBROSI il 19/04/2023 15:51

Al Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro per gli Affari regionali e le autonomie

Per sapere – premesso che:

la gravissima vicenda accaduta nei boschi del monte Peller nel comune di Caldes in provincia di Trento, che ha provocato l’attacco mortale da parte di un orso nei riguardi di Andrea Papi esperto podista di 26 anni, ripropone una serie di problematiche connesse alla convivenza tra gli animali selvatici e le comunità locali del Trentino ed impone al contempo, un’accelerazione sulle politiche di vigilanza a livello territoriale;

al riguardo, il presidente della Provincia di Trento, intervenendo sull’episodio, ha evidenziato come il progetto iniziale, non sia più praticabile, considerata l’esistenza attuale di oltre un centinaio di esemplari, che si spostano all’interno di un’area ampia circa 1.500 chilometri quadrati, (1/4 dell’intero territorio provinciale) fortemente antropizzata, creando un forte disagio tra la popolazione;

si rileva come la tragica vicenda, metta in luce che sin dall’inizio del progetto di reinsediamento, tutti i vertici PAT, si siano dimostrati alla prova dei fatti non all’altezza, incombendo in una reiterata inosservanza dei protocolli nel gestire la convivenza con gli animali, non tutelando la popolazione né il comparto turistico, pilastro dell’economia trentina;

si evidenziano altresì le prime rinunce da parte dei turisti in Val di Sole, tra cui la pesantissima disdetta della nazionale svizzera di Orienteering;
le pressioni esasperate, da parte degli animalisti e la loro cultura demagogica, hanno condizionato pesantemente le politiche di prevenzione e di tutela della sicurezza pubblica;

l’ordinanza da parte del Presidente Fugatti, che ne ha disposto l’identificazione e il successivo abbattimento da eseguire a seguito delle analisi dei laboratori della Fondazione Mach se da un lato, appare inevitabile per garantire la difesa della comunità locale, dall’altro rileva i ritardi causati nel passato, dall’assenza di coordinamento delle politiche di prevenzione e redistribuzione sul territorio degli animali selvatici, nell’interesse della sicurezza pubblica;

a parere degli interroganti inoltre, desta sconcerto la decisione dello scorso anno da parte del Tribunale amministrativo di Trento, che ribaltando la precedente ordinanza cautelare, ha decretato la non validità dell’ordine di cattura di alcuni orsi fra i quali quello identificato con il nome JJ4, che risulterebbe dalle analisi genetiche, proprio quello che ha aggredito la scorsa settimana Andrea Papi uccidendolo; gli interroganti evidenziano altresì, come sia urgente ed indispensabile peraltro, avviare ogni opportuna iniziativa, volta ad effettuare un’analisi rischi/benefici/costi sostenuti col suesposto progetto denominato: “Life Ursus”, ed evidenziano come non sia stato fatto un referendum tra la popolazione valligiana prima della sua attivazione anche in considerazione del fallimento che ha dimostrato tale iniziativa nella gestione dell’orso e nel garantire di conseguenza in primis la sicurezza della popolazione;

la prospettiva di prevedere una mappatura e un piano di trasferimento mirato degli orsi, unitamente ad un innalzamento dei sistemi di controllo e di vigilanza, risulta a giudizio degli interroganti, indifferibile e necessario, alla luce della gravità di quanto accaduto, in relazione alle dimensioni del territorio evidentemente troppo piccolo e fortemente antropizzato;

quali valutazioni di competenza, i Ministri interrogati intendano esprimere, con riferimento a quanto esposto in premessa;

se condividano le criticità in precedenza richiamate, in relazione ai ritardi attualmente esistenti nel territorio Trentino, nelle politiche di prevenzione e di controllo e gestione degli animali selvatici, in particolare degli orsi, presenti attualmente nella medesima regione;

in caso affermativo, quali iniziative urgenti e necessarie intendano assumere, anche nei confronti dell’ISPRA e le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, al fine di valutare in tempi celeri, ogni azione utile a proseguire l’originario progetto di reintroduzione degli orsi in sovrannumero nell’ arco alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate.

 

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Ambrosi, de Bertoldi, Urzì.

Presentatore
On. ALESSIA AMBROSI

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