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OLIVI (PD) – INTERROGAZIONE * CARO BOLLETTE: « PERCHÉ LA MISURA DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE HA COINVOLTO SOLO 17.000 NUCLEI RISPETTO AI 70.000 STIMATI DALLA GIUNTA PAT »

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13.26 - sabato 25 giugno 2022

L’aumento delle bollette e il caro vita che da inizio anno si sono abbattuti sulle famiglie mettono a rischio le condizioni economiche soprattutto dei ceti medio-bassi.

La Giunta provinciale ancora una volta si affida agli annunci e sfugge alle responsabilità. Nel Consiglio provinciale dello scorso 10 marzo, su proposta del mio Gruppo e a mia prima firma, è stato approvato un ordine del giorno che impegnava la Giunta a varare una manovra straordinaria a sostegno delle famiglie maggiormente colpite dal caro bollette che stimava un fabbisogno finanziario di non meno di 30 milioni di euro e prevedendo di utilizzare il rodato strumento dell’Assegno unico provinciale per raggiungere capillarmente i nuclei più bisognosi.

Con apparente solerzia la Giunta provinciale ha approvato la delibera n.787 del 6 maggio scorso istituendo il “bonus bollette” ed accompagnando la decisione con il consueto roboante annuncio propagandistico: 25 milioni di euro pronti per raggiungere 70.000 famiglie. Ancora una volta però i risultati sono ben diversi e alle parole non sono seguiti i fatti.

Ad oggi infatti sono solo 17.000 le famiglie che hanno beneficiato dell’aiuto e le risorse impegnate non raggiungono gli 8 milioni di euro. Un bilancio deludente dovuto alle complicazioni burocratiche per l’accesso alla misura (procedura automatica-autocertificazione-domanda online) e a vicoli stringenti di natura economico finanziaria che di fatto escludono una ampia fascia delle famiglie del ceto medio. Risulta addirittura che non tutte le famiglie con reddito medio-basso e con figli a carico che beneficiano dell’Assegno unico provinciale come misura universalistica di sostegno ed inclusione sociale hanno potuto o potranno accedere al “bonus bollette”: sono oltre 10.000 le famiglie escluse dall’aiuto in quanto considerate “troppo poco povere” per ricevere l’aiuto. Un pannicello caldo, un mezzo flop ma forse non casuale quanto voluto.

I 25 milioni annunciati infatti non ci sono. disponibilità del budget dell’Assegno unico provinciale. fase di difficoltà che nei prossimi mesi potrebbe anche peggiorare. Non risultano dal bilancio, non sono nella Ancora una volta quindi la Giunta si distingue per capacità illusionistiche. poi la palla in tribuna. Prima l’annuncio e Ma non si deve scherzare ne fare propaganda sulla pelle di chi oggi attraversa una grave Stiamo attraversando una legislatura che ha visto la Provincia arretrare pericolosamente rispetto ad un welfare autonomistico inclusivo e solidaristico scegliendo di omologarsi alla pratica dei bonus estemporanei e delle misure spot.

Chiedo alla Giunta provinciale di mantenere l’impegno assunto di attuare una manovra a sostegno del caro vita delle famiglie garantendo da subito la disponibilità del budget finanziario annunciato ma ad oggi non reale di 25 milioni di euro e di correggere urgentemente i criteri di accesso al “bonus bollette” in modo da includere la fascia del ceto medio che risulta attualmente esclusa.

Tutto ciò premesso:

interrogo il presidente della Provincia e l’assessore competente per sapere:

 

1. A quanto ammonta realmente l’attuale copertura finanziaria disponibile in bilancio destinata al “bonus bollette”

2. Quali sono le ragioni per cui la misura di sostegno alle famiglie ha coinvolto sino ad ora solo 17.000 nuclei rispetto ai 70.000 stimati dalla Giunta

3.  Se non ritiene di modificare i requisiti di accesso all’aiuto e di semplificare la procedura di attivazione della stessa per includere realmente la fascia dei nuclei più colpiti anche in considerazione dell’aggravarsi del caro vita.

 

*

Alessandro Olivi

Consigliere provinciale Trento (Pd)

 

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