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OCULISTICA: BORDON, SERVIZIO E QUALITA’ EVOLUTA COME FUORI PROVINCIA

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15.48 - venerdì 10 febbraio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Apss, Azienda provinciale servizi sanitari) – Presentata oggi, nella sede dell’Apss, l’attività dell’Unità operativa multizonale di oculistica. All’incontro erano presenti il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon, il direttore sanitario Claudio Dario, il direttore del Servizio ospedaliero provinciale Giovanni M. Guarrera e il direttore dell’Unità operativa multizonale di oculistica Federica Romanelli. «È con soddisfazione che presentiamo i dati di attività dell’Unità operativa multizonale di oculistica – ha detto in apertura di conferenza stampa Paolo Bordon, direttore generale dell’Apss – un servizio che vogliamo far conoscere alla cittadinanza perché, a volte, i pazienti non sanno che possono trovare in Trentino la stessa qualità e le stesse metodiche che vanno a cercare fuori provincia.

L’unità operativa di oculistica si è evoluta negli anni e oggi dispone delle più moderne tecnologie per la cura delle patologie dell’occhio. Sono stati fatti rilevanti investimenti in risorse umane e tecnologiche con l’acquisizione di sofisticate apparecchiature per permettere trattamenti chirurgici sempre più attenti alla funzionalità dell’organo malato. Lo dico con orgoglio, con oculistica siamo di fronte ad un’attività d’eccellenza della sanità pubblica trentina. Mi preme evidenziare, inoltre, che negli ultimi anni la mobilità passiva in oculistica, sia per quanto riguarda i ricoveri sia per l’attività ambulatoriale, sta registrando un trend in decrescita passando da circa 3 milioni e 100 mila euro a 1 milione e 800 mila euro».

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Bordon ha poi passato la parola a Federica Romanelli, che ha illustrato l’attività nei quasi tre anni di direzione dell’unità operativa multizonale.

«La nostra – ha detto Romanelli – è una funzione multizonale con sede istituzionale a Rovereto e sede operativa a Trento costituita nel 2014 con un provvedimento provinciale. Alcune attività vengono erogate in più sedi, altre sono invece concentrate in singole strutture come ad esempio la chirurgia vitreo-retinica e tutta la chirurgia in regime di ricovero che si effettuano all’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. L’attività chirurgica eseguita in regime ambulatoriale o in day surgery viene erogata in più sedi: l’intervento di estrazione di cataratta, ad esempio, viene effettuato all’ospedale di Rovereto, in quello di Arco e a Villa Igea. Attualmente i tempi di attesa per l’intervento di estrazione di cataratta in Trentino sono inferiori ad un mese.

Si è provveduto a riorganizzare l’attività di pronto soccorso in modo da ottimizzare le risorse nelle varie sedi trentine. Tra le attività ambulatoriali si segnalano quelle dell’ambulatorio dedicato alla maculopatia che vengono erogate sia all’ospedale di Rovereto sia al Santa Chiara di Trento. L’accesso all’ambulatorio maculopatia avviene grazie a un percorso preferenziale che permette di evitare ritardi diagnostici e terapeutici per il paziente. La mobilità passiva, nel 2014, riguardava principalmente gli interventi di chirurgia vitreo-retinica. L’Apss ha deciso, quindi, di attivare un servizio di chirurgia vitreo-retinica all’ospedale di Rovereto investendo in risorse umane e tecnologiche al fine di costituire un team in grado di provvedere alle problematiche chirurgiche del segmento posteriore in regime ordinario e urgenza sulle 24 ore. Attualmente si eseguono circa 500 interventi all’anno sul segmento posteriore.

Sono stati, inoltre, riorganizzati e potenziati gli ambulatori di secondo e terzo livello per il glaucoma, le patologie corneali, le patologie infiammatorie oculari, gli strabismi, le patologie palpebrali e, contestualmente, sono stati potenziati anche i servizi chirurgici per tali patologie. È stato attivato un servizio dedicato alle complicanze oculari del diabete ed è stato potenziato il servizio di prevenzione delle patologie oculari in età pediatrica e la riabilitazione visiva pediatrica.

Mi preme inoltre evidenziare – ha proseguito Romanelli – che un obiettivo fondamentale dell’Unità operativa multizonale di oculistica è l’integrazione con i colleghi e con i servizi territoriali. Per questo motivo sono stati organizzati vari incontri formativi per singola patologia e si sta lavorando sul fronte tecnologico per meglio dialogare quotidianamente con i professionisti che operano sul territorio». Il direttore sanitario, Claudio Dario, ha evidenziato: «Attualmente l’Unità operativa multizonale di oculistica è in grado di farsi carico, grazie ad un team di professionisti e a un modello organizzativo multizonale, della maggior parte delle problematiche oculari dell’adulto e dell’età evolutiva offrendo servizi ambulatoriali di primo, secondo e terzo livello oltre a interventi chirurgici sia del segmento anteriore sia posteriore dell’occhio. In questa fase di riorganizzazione aziendale l’obiettivo finale sarà quello di avere una rete ospedale/territorio per una migliore presa in carico dei pazienti e per ridurre, per quanto possibile, i loro spostamenti al di fuori del territorio provinciale».

Negli ultimi due anni all’ospedale di Rovereto sono stati effettuati lavori per 250 mila euro per le sistemazioni degli ambulatori al 1° piano e degli studi medici al 2° piano e sono stati stanziati 5 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione dell’8° piano, che si completeranno entro la primavera 2018, dove saranno collocate oculistica, otorino e relative degenze. Per quanto riguarda le attrezzature sono state acquistate attrezzature per 100 mila euro oltre a quelle acquisite a noleggio per un valore complessivo di circa 500 mila euro.

 

 

 

 

In allegato i documenti contenuti nel comunicato stampa:

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Foto: archivio Apss

 

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