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NURSING UP * SANITÀ TRENTINA: HOFFER, « LA POLITICA DEGLI ANNUNCI APRA UN VERO CONFRONTO CON I PROFESSIONISTI DEL COMPARTO, SULLE PROBLEMATICHE REALI »

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14.13 - mercoledì 7 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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LA POLITICA DELLA CONCRETEZZA SI SOSTITUISCA ALLA POLITICA DEGLI ANNUNCI E SI APRA UN VERO CONFRONTO CON I PROFESSIONISTI SANITARI DEL COMPARTO SULLE PROBLEMATICHE REALI.

In questi giorni abbiamo letto sulla stampa locale numerosi articoli che riguardano la sanità trentina, l’ultimo dei quali riporta la graduatoria per le assunzioni in Azienda sanitaria di 426 infermieri. Più della metà di questi professionisti lavorano già in azienda o in altre strutture provinciali e una quota di questi infermieri sicuramente non si presenteranno al momento dell’assunzione, cosa che purtroppo statisticamente accade in ogni selezione..
Se siamo fortunati, verranno assunti in più rispetto a quelli che già lavorano nella nostra provincia 60-80 infermieri, che non serviranno neanche a coprire i vuoti che si sono aperti con le assenze per gravidanze, le dimissioni volontarie ed i pensionamenti in essere, auspichiamo pertanto che l’Apss metta in essere rapide procedure di assunzione.

Il problema è comunque molto più ampio e non deve essere certo banalizzato ma approfondito, perché in trentino mancano già strutturalmente oltre 400 infermieri, prendendo come riferimento dei parametri di presenza analoghi alle altre nazioni europee, affini a noi per caratteristiche.
Infatti la media europea si attesta sulla presenza di 9 infermieri per 1000 abitanti, a fronte dei 7,5 presenti nella nostra provincia.
Per quanto riguarda il progetto attrattività da noi caldeggiato, abbiamo puntualmente proposto un articolato documento all’azienda sanitaria, ma non abbiamo visto ancora alcun atto concreto attuato ! Occorre rammentare che a livello retributivo, l’infermiere italiano si colloca al terz’ultimo posto in Europa, pur avendo una formazione di altissimo livello, qundi di che cosa stiamo parlando?! Come potremo trattenere i nostri colleghi in Trentino a fronte di scarsi riconoscimenti economici e viste le pessime condizioni di lavoro, di questi argomenti a nostro avviso bisogna parlare!
Nell’ambito delle cure primarie la provincia ha previsto poi un costante aumento di pazienti over 65 da curare a domicilio, che da qui al 2025 raddoppieranno, ma già la realtà attuale è che abbiamo degli ambiti territoriali in gravissima difficolta’ come ad esempio quello della Vallagarina e della Val di Fassa, dove molti infermieri si sono licenziati e quelli in servizio non riescono più a garantire adeguati standard assistenziali, se non al prezzo di enormi sacrifici a livello personale.

Ecco perché  sarà fondamentale destinare parte dei fondi Pnrr alla valorizzazione del capitale umano, per trattenerlo in primis ed attrarne poi di nuovo, prevedendo nel contempo adeguati stanziamenti economici in assestamento di bilancio, per riconoscere disagi e valorizzazione dei percorsi di carriera.
E non basterà destinare i fondi del Pnrr a costruire nuovi ospedali di comunità e case della salute, che rischiano di restare cattedrali nel deserto, se non avremo un adeguato numero di professionisti sanitari che poi ci andranno poi a lavorare!

Ulteriori interventi da adottare per tutti professionisti sanitari saranno quelli di aumentare il riconoscimento economico previsto per le prestazioni aggiuntive rese su base volontaria, per il rientro dal riposo e per gli straordinari. Ormai indifferibile l’attivazione della libera professione intra ed extramoenia per le nostre professioni perché ormai prevista a livello normativo, è necessario sperimentare nuovi modelli ed essere innovativi, in un sistema sanitario in forte evoluzione e scosso duramente dalla pandemia. Particolare attenzione dovrà essere riservata ad una maggior integrazione tra infermieri e medici di base e all’attivazione dell’infermiere di famiglia e di comunità, con la definizione delle specifiche funzioni ed il relativo riconoscimento economico, cosa non ancora avvenuta, nonostante le nostre proposte. Ora ci aspettiamo fatti concreti e che venga finalmente ascoltata la voce dei nostri infermieri e professionisti sanitari, di parole e promesse ne abbiamo già sentite fin troppe!

 

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Cesare Hoffer- Coordinatore Nursing up Provincia Trento

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