“Il Movimento per la Vita di Trento intende esprimere un convinto ringraziamento all’Assessore alla cultura di Pergine, Morgan Betti ed ai consiglieri che non hanno preso parte alla votazione, per il coraggio con cui, nelle scorse ore, hanno deciso di non dare il loro assenso all’adesione del loro Comune alla rete RE.A.DY.
Diciamo subito che non si capisce perché su certi temi debbano scattare subito l’ intolleranza e il tentativo di additare al pubblico ludibrio chi esprime la propria posizione. Vi sono innumerevoli comuni in Italia che non aderiscono alla rete, e sono del tutto legittimati a farlo. Questo per due ulteriori motivi.
Il primo: l’adesione comporta per un comune spese e adempimenti che possono essere considerati eccessivi e non necessari. Il
secondo: la rete non serve a reprimere manifestazioni di violenza (per quelle esistono già le leggi), quanto a promuovere una mentalità che comprende difesa dell’ utero in affitto, possibilità per i bambini di cambiare sesso, possibilità per gli atleti transessuali maschi di competere nello sport con le donne e molto altro.
Tutto ciò considerato, e aggiunto il fatto che né a Pergine né in Trentino esiste alcuna emergenza “omofobia”, come già rivelato recentemente anche dal difensore civico e da molteplici enti autorevoli, non si vede perché una libera decisione di alcuni politici debba finire alla gogna, su iniziativa di un’altra parte politica affetta ormai troppo spesso dal vizietto di demonizzare sempre le opinioni divergenti.
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Movimento Trentino per la Vita
