Sono sempre più numerosi, anche nel nostro Trentino, i ragazzi e le ragazze che decidono di cambiare sesso. Si tratta di un fenomeno conseguente alla massiccia campagna mediatica volta a convincere le persone che i sessi non siano due, come la biologia e la medicina insegnano, ma innumerevoli. Questa menzogna, ripetuta ossessivamente e veicolata attraverso tv e giornali, finisce per convincere le persone deboli e fragili che le loro difficoltà dipendono dal sesso di nascita.
“Non sarà magari che se cambio sesso, starò meglio?”. Questo è il ragionamento che porta ragazzine e ragazzini ad intraprendere un percorso medico, ormonale, chirurgico estremamente invasivo che porta da una sola parte: alla disperazione e molto spesso al suicidio.
Non è il nostro sesso originario, infatti, il problema, ma come lo viviamo; non è possibile cambiare sesso davvero, perché abbiamo iniziato a diventare maschi o femmine sin dall’utero materno, e nessuna retromarcia è davvero efficace e risolutiva; non è mettendoci in lotta con il nostro corpo, imbottendolo di farmaci ed ormoni, che possiamo risolvere eventuali fragilità psicologiche!
Il Movimento Trentino per la Vita lancia dunque un allarme, e invita tutti ad approfondire le tante storie di disperazione e di sconfitta legate al cambiamento di sesso, a partire dalla celeberrima vicenda americana di Bruce Reimer, sottoposto ad un cambiamento di sesso e morto suicida (la storia è stata raccontata anche dalla BBC: ) sino a quella di Valentina, in Italia (LINK).