È’ iniziato un nuovo ventennio… Quello dei sindaci del venti per cento. I ballottaggi di domenica 17 e lunedì 18 ottobre ci consegnano un’Italia in forte crisi democratica.
Si è recato alle urne “soltanto” il 43,94% degli aventi diritto al voto.
Ciò significa che i neosindaci eletti sono “minoranze di minoranze”, non discostandosi da valori appena prossimi al venti per cento dell’intero popolo, e avallati da proseliti di seguaci, più che elettori, che li hanno sostenuti. Ma cos’è che lega questo nuovo andazzo ai trascorsi di un altro ventennio del passato?
La caratteristica è sempre la stessa, e si basa ancora una volta sulla prevaricazione, la discriminazione e la sopraffazione non più razziale, ma in questo caso “politica”, utilizzata da minoranze a scapito delle maggioranze popolari.
Nel ventennio fascista dei primi anni del ‘900 gli astensionisti venivano definiti “anarchici”, e di conseguenza confinati o internati nelle patrie colonie.
Oggi, invece, pur rappresentando la maggioranza assoluta del popolo italiano, gli astenuti vengono similmente ignorati, derisi, sbeffeggiati e discriminati da un sistema politico marcio che di democratico non ha più nulla.
Un sistema che continua ad accanirsi a non volere entrare in sintonia con il popolo sovrano, che lo evita, e che quindi mira esclusivamente alle spartizioni di potere e ai tornaconti delle bande che lo sostengono.
L’attuale “ventennio” è molto peggiore, è un autentico sistema fascista-mafioso a tutti gli effetti, con tutto il suo apparato propagandistico di mass media asserviti, industriali divoratori, funzionari corrotti e ronde picchiatrici di Stato adeguatamente istruite per la repressione di un popolo in balìa della più grande organizzazione criminale di tutti i tempi.
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Antonio Forcillo – Portavoce e Segretario Movimento Astensionista Politico Italiano