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MINORANZE: PAT, I LADINI AL MUSEO NAZIONALE DELLE TRADIZIONI POPOLARI

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19.27 - sabato 18 marzo 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – “Gli italiani dell’altrove”: i Ladini al centro di un importante convegno. Sono 12 le Minoranze linguistiche italiane, fra queste i Ladini a cui, oggi 18 marzo all’Eur, a Roma al Museo nazionale delle Arti e Tradizioni popolari, è stata dedicata un’intera giornata. I vertici e gli attori della tutela delle Minoranze linguistiche della Provincia autonoma hanno partecipato agli incontri in programma.

Fra questi l’assessore regionale alle Minoranze linguistiche Giuseppe Detomas, la dirigente Marilena Defrancesco, il direttore dell’Istituto Culturale Ladino Fabio Chiocchetti. Con il video “Gli abitanti dell’arcipelago” di Piero Badaloni, la Fondazione Dolomiti ha portato il proprio contributo alla definizione delle caratteristiche della comunità ladina. Marcella Morandini, la direttrice, ha puntato l’attenzione sulla complessità anche linguistica del Bene Unesco.

Fra gli intervenuti a Roma anche quello di Milva Mussner la presidente dell’Union Generala di Ladins e di Roland Verra intendente scolastico delle Scuole Ladine della Provincia autonoma di Bolzano. Il suo contributo al convegno, però, è stato anche in veste di scrittore e poeta, una riflessione particolarmente acuta sulla cultura “Ladini, miti e Dolomiti”. Due le sezioni del convegno, una mattutina e una pomeridiana.

La prima incentrata sulla conoscenza della comunità ladina con l’intervento di Fabio Chiocchetti, direttore dell’Istituto culturale ladino, che ha proposto un focus dettagliato dal titolo “Lingua madre – madre terra”. Poi, con Piero Badaloni è stato proiettato il video “Gli abitanti dell’arcipelago” realizzato dal giornalista in collaborazione con Fausta Slanzi, fotografia e montaggio di Nicola Berti. Il documentario fa parte di un reportage composto da sei video, ed è stato realizzato per la Fondazione Dolomiti Unesco nel contesto di un progetto culturale ampio.

La seconda parte del convegno è stata dedicata alle leggende, letteratura e musica della comunità ladina. L’intervento di Verra è una tavola rotonda dai contenuti significativi a cui ha partecipato l’antropologo Cesare Poppi, Roland Verra e Fabio Chiocchetti. Il convegno si è concluso con il concerto del trio ladino Ganes (tre ragazze della Val Badia che cantano in ladino e stanno riscuotendo un grande successo in Germania, soprattutto). Marlene, Elisabeth e Maria hanno presentato il nuovo c’è ispirato alle leggende delle Dolomiti.

L’assessore regionale Detomas ha portato i saluti di entrambi i presidenti delle due Province autonome, Ugo Rossi e Arno Kompatscher e ha illustrato brevemente le realtà delle Minoranze linguistiche del Trentino Alto Adige “che ha la più grossa presenza ladina italiana, ce n’è una parte anche in provincia di Belluno. Una comunità prefigurata dallo Statuto di Autonomia che è una legge costituzionale. I Ladini si trovano in una situazione particolare con due modelli di tutela diversi, con il modello trentino basato sulla realtà ladina. Due modelli all’avanguardia anche dal punto di vista dell’analisi giuridica e istituzionale. La popolazione ladina complessiva conta circa 30/40 mila abitanti”.

Marcella Morandini, la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, ha parlato dell’ambiente dei Ladini, le Dolomiti. “Loro, hanno contribuito in modo significativo, a plasmare l’ambiente. La piattaforma della Fondazione offre un’opportunità anche agli Istituti culturali ladini per fare rete e operare in sintonia con gli altri attori del territorio dolomitico”.

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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