Un decreto legislativo, 8 articoli per circa 200 interventi complessivi. Approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il cosiddetto correttivo alla riforma del processo civile (decreto legislativo n. 149 del 10 ottobre 2022), come previsto dalla legge delega n. 206 del 2021.
Favorito l’impiego del rito semplificato di cognizione, con conseguente riduzione dei tempi del processo; estesa ai processi pendenti la possibilità di emettere ordinanze anticipatorie di accoglimento o rigetto; semplificata e razionalizzata la disciplina delle comunicazioni e notificazioni a mezzo posta elettronica certificata; migliorata e resa più funzionale la fase introduttiva del processo civile; ampliati i casi in cui è garantita l’oralità delle udienze.
Questi alcuni degli interventi che riguardano soprattutto chiarimenti di dubbi interpretativi, l’eliminazione di contraddizioni, la correzione di meri errori formali o l’introduzione di aggiornamenti determinati dalla completata digitalizzazione del processo. Un intervento quantitativamente importante.
Le novità contenute nello schema di decreto legislativo sono pienamente in linea con il Pnrr, contribuendo ad apportare benefici all’efficienza del processo, facilitando il raggiungimento degli obiettivi concordati con l’Europa e migliorando complessivamente la riforma del processo civile, il cui buon funzionamento è uno dei principali fattori di attrazione dei capitali esteri.