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“MATTARELLO ATTIVA” * REPLICA A TONINA: GUIDOLIN, « OK LE PAROLE DEL VICEPRESIDENTE PAT SULL’USO SOSTENIBILE DELL’ACQUA, MA DOVREBBE DIRE “NO“ AL BY-PASS FERROVIARIO TRENTO »

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11.29 - venerdì 25 marzo 2022

Abbiamo letto con piacere l’intervento dell’Assessore Tonina “Per un uso sostenibile dell’acqua” pubblicato in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua, che quest’anno, come ci ricorda l’Assessore, si concentra sul tema delle acque sotterranee. Il Vicepresidente del Consiglio Provinciale assicura che: “l’argomento ci sta particolarmente a cuore anche perché la quasi totalità dell’acqua immessa negli acquedotti che riforniscono le nostre case proviene da falde sotterranee”.

Anche a noi di Mattarello Attiva questo argomento sta particolarmente a cuore e non solo in occasione della Giornata mondiale dell’acqua o durante un periodo di siccità che sta preoccupando coltivatori e non. Per questo motivo, da quando siamo nati come gruppo di abitanti, stiamo approfondendo e, di conseguenza, cercando di informare i nostri concittadini sull’impatto che la Circonvallazione ferroviaria di Trento avrà sulle risorse idriche del capoluogo trentino.

Nelle nostre osservazioni per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) abbiamo messo in evidenza la superficialità con la quale è stata affrontata questa tematica: RFI (il progettista per intenderci) ha dimenticato di analizzare e citare nei documenti ufficiali di progetto, nella sola zona di Mattarello almeno 6 sorgenti ed ha utilizzato dati non aggiornati e spesso parziali. Abbiamo inoltre cercato di quantificare il danno che quest’opera potrebbe arrecare a quello che l’Assessore definisce “elemento primario”.

In breve: abbiamo considerando le 52 sorgenti presenti nel solo tratto di Mattarello, sorgenti considerate come residuali da RFI e di conseguenza non rilevanti qualora la circonvallazione le prosciugasse. Facendo la sommatoria delle portate d’acqua delle 52 sorgenti, considerando una portata media di circa 2 l/s, la perdita di acqua in un anno potrebbe essere di circa 3.280.000 mc- Questa quantità di acqua calcolata su 1 anno corrisponde al consumo di acqua degli abitanti di Mattarello nel corso di 6 anni.

Le cose non migliorano di tanto se il calcolo viene fatto ipotizzando la portata media di 1 l/s, come ipotizzato da RFI: con questi valori la perdita è di circa 1.640.000 mc/annuo, circa 3 volte il consumo medio di acqua degli abitanti di Mattarello in un anno.

Per noi l’acqua è un bene primario comune e non riproducibile, dal valore inestimabile. Ma abbiamo provato a farne una stima. Con un valore commerciale valutato pari ad 1,00 € /mc, la perdita economica annua nell’ipotesi più ottimistica di RFI, potrebbe essere stimata in 1.640.000 Euro, a fronte di una perdita economica di ben 3.280.000,00 Euro secondo i nostri calcoli.

Gli stessi calcoli fatti per le 200 sorgenti, portano, nel “caso peggiore” ad una perdita di oltre 5 Milioni di mc/anno d’acqua, arrecando un danno inestimabile alla città stessa, dal momento che alcune di queste sorgenti contribuiscono, seppur in piccola parte, all’acquedotto di Trento.
Queste stime sono state fatte sulle sorgenti “superficiali” e quindi “perdibili” e “sacrificabili” per i sostenitori dell’opera.

Non è stata però considerata la probabile presenza di un paleo-alveo del torrente Fersina lungo la direttrice Povo – San Rocco – Mattarello. “Tale presenza potrebbe indurre influenze negative sia sull’avanzamento e la stabilità degli scavi in galleria, sia dal punto di vista di possibili ingenti venute d’acqua per la presenza di “sacche” d’acqua in profondità, nel terreno sciolto che ha riempito il paleo-alveo.” Questo è quanto si legge nella relazione del Servizio geologico della PAT allegata alla delibera provinciale del 25 febbraio. Anche questa riserva d’acqua che ha una sua valenza intrinsecamente ecologica, alimentando l’ambiente naturalistico che contraddistingue il Trentino, potrebbe venir irrimediabilmente persa, pregiudicando anche eventuali sfruttamenti futuri.

Fino ad ora abbiamo considerato l’acqua che andrebbe persa irrimediabilmente, ma il danno arrecato dalla circonvallazione non si “limita” alla perdita. E’ noto, ben documentato e ricordato il rischio di inquinamento alle falde acquifere che gli interventi sulla SLOI ed ex Carbochimica potrebbe causare. Meno noto tuttavia è il rischio di inquinamento della sorgente Acquaviva che rifornisce interamente l’acquedotto di Besenello e in parte l’acquedotto di Trento.

Infatti, come esposto dal comune di Besenello nei documenti presenti nella delibera per la VIA, non è escluso che i lavori per la realizzazione della Circonvallazione possano comportare inquinamento della falda di valle; questa acqua di falda alluvionale può però risalire verso la falda carsica della Vigolana (come mostrato da alcuni studi condotti dalla Novareti Spa), andando quindi ad inquinare anche la sorgente che alimenta i due acquedotti poc’anzi nominati.

Quindi, condividiamo le bellissime parole dell’Assessore, ma ci farebbe molto piacere e ci sembrerebbe molto coerente se a queste belle parole si aggiungesse un’altra piccola parola: un bel categorico NO, no ad un progetto che fa letteralmente acqua da tutte le parti, un’azione decisamente più lungimirante sarebbe quella di evitare di imbatterci in avventure piuttosto pericolose, con il rischio comunque elevatissimo di compromettere ambientalmente ed urbanisticamente un territorio con dei lavori importanti che potrebbero rimanere incompiuti.

 

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Manuela Guidolin

X “Mattarello Attiva”

 

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