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MASCHIO (ONDA CIVICA TRENTINO) – INTERROGAZIONE * CONCERTO VASCO ROSSI: « “VOGLIO UN TERRENO SPERICOLATO“ – VI SONO TERRENI INQUINATI DA FOSFATI E DDT NELL’AREA DI SAN VINCENZO? »

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10.56 - martedì 8 febbraio 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

Dopo le interrogazioni provinciali non possiamo che allarmarci e richiedere chiarimenti anche al Sindaco in merito alla possibilità di terreni inquinati da fosfati e DDT nella predisposizione dell’area di San Vincenzo per il concerto di Vasco Rossi.

Per questo ho presentato oggi un interrogazione nel merito chiedendo lumi sulla presenza di questi inquinanti per sapere se siano state fatte la caratterizzazione e l’analisi di rischio ma anche per capire se fossero stati presentati i titoli edilizi relativi. Con l’occasione ho chiesto anche quali saranno gli oneri di ripristino ed a chi saranno imputati.

 

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Interrogazione a risposta orale presentata dal gruppo consigliare comunale ONDA CIVICA TRENTINO

Oggetto: Voglio un terreno spericolato.

Ben due sono le interrogazioni provinciali nel merito delle operazioni di predisposizione dell’area di San Vincenzo per il concerto di Vasco Rossi riguardanti i movimenti terra.
Certo, se alcune delle ipotesi fossero confermate, potrebbero essere iniziati in modo non conforme alle norme.

A cominciare da operazioni di “marketing” urbanistico mettendo i carri davanti ai buoi come se il parere del Comune o del consiglio comunale fosse pilotabile.
Lavori già iniziati con scotico di terreni e movimento di terra con il dubbio di presenza di inquinanti fuori tabella.

Ma andiamo con ordine e sintetizziamo i possibili problemi evidenziati parliamo di: 1. Carattere provvisorio e reversibile della predisposizione dell’area.

In tutte le sedi istituzionali è stato ribadito che il carattere dei lavori deve essere provvisorio e reversibile in quanto diversamente sarebbe in contrasto con l’attuale destinazione urbanistica e che qualsiasi variante per destinazioni diverse dovrà ovviamente passare per il Consiglio comunale. Emerge cosi chiaramente che vi sarà un ulteriore enorme onere di ripristino dei terreni vista la previsione di innalzamento di un metro del piano campagna con 100.000 mc di terreno riportato. Il dubbio è che si dia per scontata la variante al piano regolatore.

C’è poi l’aspetto previsto di coprire le due Fosse di bonifica Catena e del Palù, con autorizzazione in deroga alle norme del PGUAP (Piano di Gestione ed Utilizzo della Acque pubbliche) in ragione “dell’interesse pubblico e della non delocalizzabilità” sempre peraltro necessariamente reversibile e provvisorio. Interesse pubblico?

2. Titolarità edilizia e questione di interesse pubblico.
Sembra che non siano stati depositati titoli edilizi che legittimino la presenza degli attuali depositi di materiale sull’area oggetto d’intervento che vorrebbero peraltro essere utilizzati. Ciò presupporrebbe il fatto che questi cumuli dovrebbero essere considerati come rifiuto.

3. Caratteristiche chimiche del terreno utilizzato e da utilizzare per la predisposizione dell’area. I cumuli di terreno presenti e provenienti dai lavori di scavo nel 2008 della galleria “Someda” di Moena sembra presentino forme inquinamento da fosfati mentre quelli “autoctoni” livelli di DDT fuori tabella. Ci si domanda se non sia stato e non sia necessario in prima battuta procedere alla caratterizzazione dei terreni ed alla successiva analisi di rischio prima di fare qualsiasi movimentazione di terreno.

 

Tutto ciò premesso
si interrogano pertanto il Sindaco e la Giunta ai fini di conoscere:

1. dovendo le opere previste essere considerate ai fini urbanistici provvisorie e reversibili, quali siano i costi di ripristino del piano di campagna e delle Fosse Catena e del Palù ed a chi sia imputato;

2. quali titoli edilizi siano stati depositati in merito all’attuale deposito presente realizzato con i materiali provenienti da Moena e quali in merito agli attuali lavori di predisposizione dell’area;

3.

• quali analisi sono state effettuate ai sensi del D.Lgs. 152/06, da chi e con quale esito con particolare riferimento alla presenza di inquinanti quali il DDT;

• se è confermato che il materiale di riporto proveniente dalla galleria Someda presenti parametri incompatibili con il suo recupero e quali iniziative si intendono adottare in merito e se siano stati effettuati la caratterizzazione e l’analisi di rischio.

 

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Andrea Maschio
Consigliere comunale ONDA CIVICA TRENTINO

 

 

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Nel fermo immagini video l’area San Vincenzo – Trento sud (Copyright Agenzia Opinione)

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