Vista la lettere di un gruppo di genitori dei ragazzi tornati dal soggiorno a Cesenatico. Considerato che si parla di ragazzi minorenni, e non di pecore, con l’evidente responsabilità di gestirli con la logica del buon padre o madre di famiglia.
Detto che annche la gestione della quarantena è stata gestita in modo spaventoso, prima a Cesenatico poi si cambia idea e si portano a Candriai per poi spostarli ulteriormente con tutti i costi relativi e sopratutto i pericoli di contagio relativi.
Ho presentato ora un interrogazione per sapere se il Comune abbia indagato nel merito per verificare cosa sia successo;
se intenda farsi parte attiva nel verificarne le responsabilità.
Se si ritenga di pretendere come risarcimento almeno la restituzione di quanto sborsato dai genitori per un soggiorno mai goduto.
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Interrogazione a risposta scritta presentata dal gruppo consigliare comunale ONDA CIVICA TRENTINO
Oggetto: L’inaudita gestione dell’emergenza Covid19 nella colonia di Cesenatico.
Riporto una lettera inviata ai giornali da parte di un gruppo di genitori:
Buongiorno , Le scrivo in merito a quanto accaduto presso la colonia di Cesenatico gestita da Aerat e Provincia di Trento.
Rientrati i ragazzi si è’ costituito un gruppo di genitori e in questo gruppo hanno riportata la loro esperienza evidenziando un difetto organizzativo in termini di prevenzione e gestione nel contagio, sia sul piano sanitario sia sul piano umano. Sono note infatti le seguente situazioni:
sintomatici dal mercoledì rimandati in camera con gli altri
nessun uso di mascherine (vedi foto pubblicate da Aerat)
nessuna misurazione preventiva della temperatura
richiesta su compagni di camera di disfare i letti ed fare i bagagli dei positivi senzaprevenzione
richiesta di pulire i bagni ai ragazzi (per rifiuti del personale di farlo)
servizi igienici non igienizzati e cestini pieni (delle ragazze)
positivi che dormono per terra su materassi nella stessa stanza senza doccia a disposizione -assenza di sapone e gel
uso delle mascherine solo dalla domenica
nessuna attività per tutto il tempo e tenuti fermi nel piazzale da mattino a sera (anche sefreddo)
hanno dormito con finestre aperte ma non sono state date coperte
hanno mangiato per terra, sempre, poco e male -comunicazioni coi genitori scarseimprecise e fuorvianti.
A seguito del contatto di uno dei genitori del gruppo da parte con la consigliera provinciale Lucia Coppola, la quale autonomamente si era già mossa a nostro favore, la stessa riporterà al prossimo
consiglio provinciale in interrogazione ufficiale, ed ha chiesto cosa noi vorremmo dire alla Pat (una premessa e una domanda) In merito abbiamo formulato questa bozza che sottopongo alla vostra opinione.
In riferimento al 4 turno della colonia di Cesenatico gestita da Aerat scarl, premesso che:
• Non sono stati richiesti tamponi per l’accesso in struttura ai partecipanti
• Aerat ha un piano di gestione di prevenzione COVID visibile sul proprio sito internet, che non è stato messo in pratica come riferito dalle numerose testimonianze
• A seguito dello sviluppo del focolaio ufficializzato domenica 22 agosto (benché i primi sintomatici si mostravano già da mercoledì 18) è subentrata una gestione compartecipata di Pat, Apss di Trento e Ausl di Cesena
• L’ isolamento a seguito del focolaio in “bolle” ha manifestato carenze gestionale e organizzative in termini di spazi, condizioni igienico sanitarie e prevenzione della
trasmissione del virus sia per i positivi che i negativi
• La scarsa è imprecisa comunicazione con i genitori ha causato disagi, lavorativi, organizzativi e economici per gli stessi
• Le condizioni di vivibilità messe in atto per i ragazzi dalla domenica fino al giorno del rientro supervisionate e coordinate da Pat e Aerat sono state scadenti e lesive in termini psico pedagogici e inaccettabili dal punto di vista umano
• Nonostante le informative inviate per tempo attraverso pec nulla di fatto è stato messo in atto per migliorare il precedente punto
• Di fatto il contagio non è stato arginato per tempo trasformando la vacanza dei ragazzi in tutt’altro e quindi nessuno ha fruito appieno per il servizio pagato
Si chiede l’individuazione dei responsabili di quanto sopra, che per negligenza di prevenzione e attuazione dei protocolli previsti sono direttamente i indirettamente in concorso di causa sul nascere e la proliferazione del focolaio a danno dei ragazzi ospiti e del personale, e il conseguente ristoro commisurato per i danni derivati in termini economici e morali a favore dei ragazzi e delle famiglie degli stessi.
Da poco si è aggiunta una mamma che ha avuto la figlia per 5 giorni in infermeria con la febbre che è stata tenuta nel gruppo e poi isolata, prima di domenica, alla quale non è stato concesso nemmeno di lavarsi e cambiarsi per tutti quei giorni.
Considerato che si parla di ragazzi minorenni, e non di pecore, con l’evidente responsabilità di gestirli con la logica del buon padre o madre di famiglia.
Detto che annche la gestione della quarantena è stata gestita in modo spaventoso, prima a Cesenatico poi si cambia idea e si portano a Candriai per poi spostarli ulteriormente con tutti i costi relativi e sopratutto i pericoli di contagio relativi.
Visto infine il costo notevole del soggiorno che per mancanza gesionale, preparazione e competenza si è traformato in un incubo.
Tutto ciò premesso
si interrogano pertanto il Sindaco e la Giunta ai fini di conoscere:
• se il Comune abbia indagato nel merito per verificare cosa sia successo;
• se intenda farsi parte attiva nel verificarne le responsabilità.
• Se si ritenga di pretendere come risarcimento almeno la restituzione di quanto sborsato dai genitori per un soggiorno mai goduto.
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Andrea Maschio
Consigliere comunale ONDA CIVICA TRENTINO