(Fonte: Ufficio stampa Mountain Wilderness) – Ieri, 9 aprile, come era stato annunciato, gli attivisti di Mountain Wilderness si sono dati appuntamento in Marmolada e a Balme per testimoniare, con la propria presenza, l’impegno trentennale dell’associazione a favore della tutela delle montagne. Un abbraccio simbolico, dall’ovest all’est delle Alpi, per diffondere una cultura alpinistica e di frequentazione delle Alpi, che ne rispetti i valori ecologici, etici e simbolici.
In Marmolada alcuni attivisti di Mountain Wilderness sono saliti in vetta a Punta Rocca mentre altri 40 si sono ritrovati proprio sopra Pian dei Fiacconi, su un colle strategico per i nuovi progetti di una funivia che da Fedaja dovrebbe salire, distruggendola definitivamente, a Punta Rocca.
Attorno alla Tenda Gialla, gli attivisti, hanno ribadito l’insieme delle proposte che da anni sostengono per il rilancio qualitativo del turismo in Marmolada: gallerie paravalanghe subito per permettere un accesso sicuro al passo, la pista ciclabile attorno al lago capace di attirare i professionisti di valore internazionale, la pulizia della montagna dagli edifici obsoleti e dai plinti in cemento, la riqualificazione dei parcheggi nei due versanti, un collegamento green fra le aree sciabili trentina e bellunese con pulmini elettrici, la messa in rete dei musei della guerra, una visione ampia del gruppo della Marmolada con la costruzione di percorsi tematici e naturalistici.
Il presidio al Pian dei Fiacconi