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MANICA (PD) * “TRENTINO AREA MUSIC ARENA”: « PROVVISORIETÀ OPERE AREA S. VINCENZO, COME SI GIUSTIFICANO LE DICHIARAZIONI DELL’INGEGNERE DE COL? (PAT) »

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06.26 - venerdì 2 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Interrogazione a risposta scritta n. 4587 –  Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino. Irreversibilità delle opere realizzate per la Trentino Music Arena.

Di recente il Comune di Trento – Commissione edilizia prima e Consiglio comunale poi – hanno espresso parere favorevole all’accordo urbanistico raggiunto da Comune e Provincia per la sistemazione definitiva dell’area San Vincenzo a sud di Trento.
Il progetto unitario prevede la creazione di una cittadella per il tempo libero e per lo spettacolo, con strutture sportive, la Music Arena e grandi aree verdi.

Non si intende qui analizzare i contenuti dell’accordo e il dettaglio delle opere previste, quanto ritornare sull’iter con cui nel corso del 2022 si è proceduto all’infrastrutturazione dell’area nonostante delle precise previsioni urbanistiche.

Il Piano regolatore vigente prevede infatti (e prevedeva già nel 2021-2022) per l’area S. Vincenzo la destinazione di “Zone per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbano”, con la specificazione di “AS” – Attrezzature sportive e ricreative di cui all’articolo 65, comma 9 quater delle norme di attuazione del PRG del Comune di Trento. La norma stabilisce in via ordinaria “la possibilità di realizzare volumi di servizio – tribune, spogliatoi, magazzini, spazi di ristoro – che dovranno però essere contenuti il più possibile”; nel caso di strutture di maggiore consistenza volumetrica, che prefigurano la trasformazione edilizia dell’area, la norma richiede la valutazione in ordine alle alternative e agli aspetti ambientali, paesaggistici e viabilistici. In entrambi i casi gli interventi previsti sull’area devono essere coordinati da un preventivo progetto unitario da valutare da parte del Consiglio comunale che considererà anche il sistema di accessibilità e della sosta, e che questo non comprometta o condizioni in alcun modo la futura attuazione della zona F1-AS., e solo in tale ultimo caso si avrebbe una necessaria rimessa in pristino allo scadere dei due anni consentiti dalla legge provinciale sul governo del territorio in materia di opere precarie.

Nell’interrogazione a risposta scritta n. 3442 del 4 febbraio 2022 scrivevo che “Dall’illustrazione fatta si è avuta tra l’altro la conferma che stante l’attuale previsione urbanistica del PRG del Comune di Trento, su quell’area senza un’apposita variante non potranno essere fatte che opere minimali di infrastrutturazione e sistemazione del terreno. Dopo, e solo se il Comune condividerà, si dovranno operare le necessarie variazioni urbanistiche, salvo non lasciare appunto una grande spianata con un impianto elettrico ed una rete idrica. Quindi se il Comune volesse realizzare su quell’area qualcuna delle idee discusse in questi anni i lavori per il concerto di Vasco sarebbero molto probabilmente buttati via.”

Nella risposta fornitami in data 11 marzo 2022 dal Presidente Fugatti, si legge che “Considerato che gli interventi definitivi sull’area devono essere coerenti con un progetto unitario da valutare da parte del Consiglio comunale, ma che comunque ad oggi la destinazione resta quella di “Zone per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbano” (e non agricola), ne discende che le opere funzionali alla valorizzazione definitiva dell’area secondo un elementare quanto di buon senso principio del quod plerumque accidit (ossia secondo una valutazione prognostica di utilizzi ragionevolmente possibili), quanto è stato già autorizzato (livellamento, drenaggi, sottoservizi etc) ha conformità anche con un futuro progetto unitario.” E poi, che “Gli interventi si possono ricondurre per lo più ad opere libere e di manutenzione di terreni di proprietà pubblica. Il piano è stato oggetto della conferenza di servizi in data 12.01.2022 nella quale tutti i partecipanti hanno espresso parere positivo. Detti interventi costituiscono opere di sistemazione provvisorie dell’area e di carattere reversibile, senza compromettere o condizionare in alcun modo la futura attuazione della zona F1-AS”.

Peccato nell’ambito del recente dibattito sull’accordo tra Comune di Trento e Provincia, di cui sopra, l’Assessore all’urbanistica del Comune di Trento ha affermato che “L’area del palco ormai è irreversibile, sono stati spesi molti denari pubblici. Ma attorno all’arena, ci sono ampi spazi per intervenire, d’altronde l’area nel suo complesso è di dimensioni davvero grandi”, di fatto confermando l’impossibilità di tornare indietro rispetto ad alcune opere approntate dalla Provincia per consentire lo svolgimento del (solo) concerto di Vasco Rossi presso la Music Arena.

E lo stesso Ing. De Col, responsabile dei lavori eseguiti dalla Provincia, ha di recente confermato che la zona del palco rimarrà quella creata per Vasco Rossi, anche perché sono stati realizzati dei sottoservizi che sarebbe uno spreco spostare.

Si è quindi verificato quanto ho denunciato nel corso dei lavori degli anni scorsi e cioè che almeno parte delle opere realizzate dalla Provincia non aveva – e ora lo si può affermare alla prova dei fatti – quel carattere di provvisorietà e reversibilità necessario a garantirne la conformità rispetto alla previsione urbanistica del PRG del Comune di Trento. In tal senso la conformità di quelle opere con il progetto unitario è stata garantita dalla disponibilità del Comune di Trento di disegnare un progetto unitario attorno alle opere non provvisorie e non reversibili realizzate dalla Provincia in assenza di progetto unitario. Ma ciò non di meno quelle opere hanno impedito al Comune di Trento, ed in particola al Consiglio, di svolgere il proprio ruolo di pianificatore in maniera completamente libera e svincolata da condizionamenti esterni.

Oltre ai sottoservizi evidentemente vincolanti, ricordo la copertura delle rogge in deroga al PGUAP ed ora intubate, la stesura sull’intera superficie dell’area di materiale inerte proveniente dallo scavo della galleria di Moena o rimosso da alvei torrentizi che rende di fatto sterile il terreno e quindi vincola anch’esso le progettazioni a verde.

Tutto ciò premesso,

interrogo al Giunta provinciale per sapere
1. se ritiene ancora che tutte le opere realizzate per l’approntamento della Trentino Music Arena avessero carattere di provvisorietà e reversibilità;
2. se sì, come si giustificano le dichiarazioni dell’Assessora all’urbanistica del Comune di Trento e quelle dell’Ing. De Col;
3. se alcune opere non avevano carattere di provvisorietà e reversibilità, perché sono state realizzate nonostante il contrasto con gli strumenti urbanistici comunali.

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
cons. Alessio Manica

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