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MANICA (PD) – INTERROGAZIONE * VAL DI CEMBRA – MANCANZA PEDIATRA: « LA GIUNTA PAT COSA INTENDE FARE PER RISPONDERE ALLE PREOCCUPAZIONI DELLE FAMIGLIE? »

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16.13 - lunedì 28 marzo 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

Nei giorni scorsi i Consiglieri provinciali hanno ricevuto per conoscenza dalla PAT una lettera aperta (QUI) sottoscritta da centinaia di residenti dei Comuni di Altavalle e Cembra-Lisignago, in cui vengono denunciate le mancanze del servizio di pediatria sul territorio dell’alta Val di Cembra.
I firmatari scrivono che “A marzo 2021 la storica pediatra della sponda destra della Valle di Cembra ha lasciato l’incarico, ed è stata rimpiazzata da una collega che ha risposto ad un concorso dell’Azienda Sanitaria indetto per l’ambulatorio del Comune di Giovo, lasciando scoperti gli altri due grossi Comuni della sponda destra, Altavalle e Cembra-Lisignago. La nuova pediatra ha dato disponibilità in via eccezionale ad aprire un pomeriggio a settimana l’ambulatorio di Cembra, altrimenti tutte le famiglie che ne hanno bisogno devono recarsi a Verla di Giovo (Grauno, il paesino più lontano, dista a più di mezz’ora di auto). Parlando di cifre, due comunità che insieme contano circa 4.000 abitanti sono prive di un medico pediatra.”

E continuano dicendo che “Come famiglie riteniamo che questa sia una gravissima mancanza a livello territoriale: siamo già una valle sprovvista di moltissimi servizi, a tratti disagiata e lontana dalla città. Chi sceglie di vivere in questi luoghi è consapevole delle rinunce e delle fatiche che deve affrontare, e le accetta volentieri preferendo una buona qualità di vita e di relazioni che offre la vita dei paesi di montagna. Questo però non significa che dobbiamo rinunciare ad un servizio essenziale e irrinunciabile come quello della tutela della salute dei nostri figli.”

Il Presidente Fugatti e la sua Giunta da anni sostengono di voler rafforzare la sanità territoriale, o addirittura di averlo fatto davvero; eppure non passa giorno senza avere notizia in ambito sanitario di disservizi, chiusure, carenze di personale, opere interrotte, progetti annunciati e mai avviati, soprattutto con riferimento proprio alle valli e alle zone più periferiche. Lo dimostra bene anche la carenza del servizio pediatrico in Val di Cembra, e proprio per questo ho depositato un’interrogazione (qui allegata) con cui chiedo all’Assessora Segnana cosa intende fare per dare una risposta concreta alle famiglie cembrane.

 

 

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Interrogazione a risposta scritta n.
Mancanza di un pediatra in alta Valle di Cembra

In data 15/03/2022 il Presidente del Consiglio provinciale ha ricevuto per conoscenza una “Lettera aperta per il servizio pediatra nei comuni di Altavalle e Cembra-Lisignago”, già trasmessa alla Provincia Autonoma di Trento e all’Azienda Provinciale per i Sevizi Sanitari. In data 21/03/2022 la lettera è stata trasmessa a tutti i Consiglieri provinciali.
La lettera ha ad oggetto la richiesta di riapertura degli ambulatori pediatrici per i Comuni di Altavalle e Cembra-Lisignago. La lettera, sottoscritta da centinaia di residenti della Val di Cembra, recita:
“Siamo genitori e cittadini dei comuni di Altavalle e Cembra-Lisignago, indignati per la soppressione degli ambulatori pediatrici di Altavalle e Cembra-Lisignago.

“La nuova visione della sanità trentina ha un’impostazione rivoluzionaria nel modo di vedere la sanità territoriale e rispetto ai tanti nodi che avevano caratterizzato fino ad ora l’impostazione di questo settore. Siamo stati abituati a sentire parlare di centralizzazione e di sistema hub and spoke. Oggi questo schema viene reimpostato con un impianto che vedrà la sanità territoriale centrale.”
Così commentava il presidente Fugatti dopo l’approvazione del Programma di sviluppo strategico 2021-2025 dell’Azienda provinciale per servizi sanitari, approvato a maggio 2021. Un’idea nobile e condivisibile in un territorio come quella trentino, montano e a volte disagevole, che necessita di reti capillari per fornire di servizi i centri più remoti.
L’idea di fondo, dunque, è quella della distribuzione dei servizi sanitari sul territorio al fine di garantire equità di accesso alle cure a tutti i cittadini. Di fatto però, noi e i nostri bambini ci siamo visti privare di un servizio essenziale come la presenza costante e stabile sul territorio di un pediatra, che smentisce i buoni propositi della politica.

A marzo 2021 la storica pediatra della sponda destra della Valle di Cembra ha lasciato l’incarico, ed è stata rimpiazzata da una collega che ha risposto ad un concorso dell’Azienda Sanitaria indetto per l’ambulatorio del Comune di Giovo, lasciando scoperti gli altri due grossi Comuni della sponda destra, Altavalle e Cembra-Lisignago. La nuova pediatra ha dato disponibilità in via eccezionale ad aprire un pomeriggio a settimana l’ambulatorio di Cembra, altrimenti tutte le famiglie che ne hanno bisogno devono recarsi a Verla di Giovo (Grauno, il paesino più lontano, dista a più di mezz’ora di auto). Parlando di cifre, due comunità che insieme contano circa 4.000 abitanti sono prive di un medico pediatra.

Come famiglie riteniamo che questa sia una gravissima mancanza a livello territoriale: siamo già una valle sprovvista di moltissimi servizi, a tratti disagiata e lontana dalla città. Chi sceglie di vivere in questi luoghi è consapevole delle rinunce e delle fatiche che deve affrontare, e le accetta volentieri preferendo una buona qualità di vita e di relazioni che offre la vita dei paesi di montagna. Questo però non significa che dobbiamo rinunciare ad un servizio essenziale e irrinunciabile come quello della tutela della salute dei nostri figli.”

La lettera si chiude con una richiesta rivolta alla Giunta Provinciale e all’Azienda Sanitaria “di impegnarsi rapidamente per risolvere questo problema”.
Tutto ciò premesso,

si interroga la Giunta per sapere

1. se è a conoscenza della situazione su descritta;

2. in che modo si è adoperata o intende adoperarsi per risolvere il problema e rispondere concretamente alle preoccupazioni sollevate dai firmatari.

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.

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cons. Alessio Manica

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