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MANICA (PD) – INTERROGAZIONE * ATTIVITÀ CULTURALI: « QUALI SONO I CRITERI DELLA NOMINA DI ZANELLA NEL RUOLO DI SOSTITUTO DIRETTORE DEL “ MUSEO USI E COSTUMI GENTE TRENTINA ”? »

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10.44 - giovedì 27 maggio 2021

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) – Con la deliberazione n. 841 del 24 maggio scorso, la Giunta provinciale riordina il settore delle attività culturali, anche creando “ex novo” un “Ufficio per l’innovazione e la partecipazione culturale” e provvedendo ad alcune nomine piuttosto originali.

Infatti, il nuovo Ufficio viene affidato all’ ex Capo di Gabinetto dell’Assessore Bisesti, già noto alle cronache per la sua manifesta contiguità alla setta complottista “QAnon”, ma che non pare possedere particolari meriti nel settore dell’innovazione e della partecipazione culturale.

Sembra facile quindi ipotizzare che si tratti dell’ennesima scelta leghista tesa a premiare più la fedeltà politica, che la professionalità e la competenza. A tale proposito, il Consigliere provinciale del Partito Demcoratico del Trentino, Alessio Manica, ha presentato una articolata interrogazione, anche al fine di conoscere le ragioni dell’istituzione di nuove Strutture burocratiche nell’ambito del Dipartimento Istruzione e Cultura e per conoscere su quali basi scientifiche poggia la nomina di un funzionario amministrativo nel ruolo di nuovo direttore scientifico del “Museo degli Usi e dei costumi della gente trentina”.

 

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Interrogazione n.
LA MERITOCRAZIA LEGHISTA

 

Evidentemente i tempi cambiano.

Se in passato le scelte politiche sul riordino della Strttura provinciale erano di esclusiva competenza della politica, oggi anche questa funzione pare demandata ai vertici amministrativi degli Assessorati.

La recente deliberazione n. 841 d.d. 24 maggio u.s. lo dimostra chiaramente. Infatti con quell’atto, su proposta del dirigente generale del Dipartimento Istruzione e Cultura e non dell’ Assessore competente, viene deliberata: l’istituzione di una nuova “Unità di Missione Strategica per la tutela e la promozione dei beni e delle attività culturali”; la creazione di un nuovo “Ufficio per l’innovazione e la partecipazione culturale” ed, infine, la nomina del direttore sostituto del “Museo degli Usi e Costumi della Gente trentina”, al posto del dott. G. Kezich, nonostante l’enorme massa di critiche sollevate dalla scelta di affidare questo compito ad un funzionario amministrativo, anziché ad un etnografo competente e di chiara fama.

Se queste non sono scelte politiche, quali altre possono esserlo?

Ma non basta, perché al costituendo nuovo Ufficio, la Giunta provinciale ha deciso di assegnare, quale sostituto direttore, il già Capo di Gabinetto dell’Assessore alla Cultura, istruzione ed Università, dott. Andrea Asson, assistente amministrativo/contabile, categoria C livello base.

Si tratta di un dipendente che, secondo la citata deliberazione, possiede i requisiti e le competenze per sostenere l’incarico, come si evince dal curriculum vitae del medesimo, anche se il suo attuale inquadramento nei ruoli della pubblica Amministrazione non pare corrispondere ai requisiti di legge per l’assunzione di una simile posizione.

Ma ciò che più colpisce è altro. Il dott. Asson è infatti salito già agli onori delle cronache per la sua manifesta contiguità alla galassia complottista che fa riferimento alla setta internazionale “QAnon”, innescando reazioni politiche non proprio irrilevanti. Va da sé che, ancora una volta quindi, la “fedeltà leghista” supera ogni perplessità e merita di essere premiata a prescindere dalle professionalità più o meno acquisite.

E’ evidente infatti che tale nomina – peraltro rispondente al quesito sulla primogenitura dell’uovo o della gallina, dato che non si sa se l’Ufficio è stato creato per sistemare quel dipendente o se esiste una reale esigenza di istituire una ulteriore struttura burocratica – si fonda su motivazioni di stretta natura politica, più che su particolari meriti scientifici e/o professionali del nominato.

La prassi di infeudazione perseguita caparbiamente da questa Giunta provinciale trova così una sua ulteriore conferma, appunto nell’ennesimo riconoscimento della prevalenza dell’ adesione ideologica sulla professionalità, secondo un costume caratterizzante tutte le esperienze autocratiche di governo. Quanto agli esiti, gli stessi non hanno nessuna importanza per la Giunta provinciale, alla quale evidentemente non importa alcunchè della qualità complessiva della Struttura provinciale e del futuro della stessa. Ciò che conta è: credere, obbedire e…..indossare la camicia verde.

 

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Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

– per quali ragioni viene istituita una nuova “Unità di Missione Strategica” nel settore cutlurale che ricorda, fin troppo bene, i profili di un nuovo Dipartimento;

– per quali ragioni tecniche e programmatiche viene istituito il nuovo Ufficio di cui in premessa e come mai fino ad oggi non si è avvertita quest’esigenza;

– quali sono i titoli posseduti dal neonominato sostituto direttore di tale Ufficio e contenuti nel curriculum vitae in possesso della pubblica Amministrazione;

– quali mansioni lo stesso ricopriva in seno all’ Amministrazione prima della sua nomina a Capo di Gabinetto dell’ Assessore alla Cultura, Istruzione e Università;

– se, prima di procedere a tale nomina, si sono verificate le eventuali disponibilità di altro qualificato Personale all’interno della Struttura provinciale – magari con livello D e non C come Asson – e con quali esiti;

– con quali tempistiche si prevede di attivare il concorso per la nomina effettiva del direttore di tale Ufficio;

– sulla base di quali orientamenti curricolari, tecnici e scientifici e di quali specifiche competenze etnografiche si è stabilita la nomina del dott. Lionello Zanella nel ruolo di sostituto direttore del “Museo degli Usi e Costumi della Gente trentina”;

– sulla base di quali competenze tecniche e professionali, se non si tratta di scelta ideologica e di appartenenza politica, si è stabilita la nomina della dott.a Paola Raia, quale nuovo Capo di Gabinetto dell’Assessore alla Cultura, Istruzione e Università, nomina effettuata con deliberazione n. 798 d.d. 21 maggio u.s. e cioè prima della nomina del dott. Asson alla direzione dell’Ufficio citato in premessa;

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

 

 

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Cons. Alessio Manica

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