(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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De Gasperi usato e dimenticato. Nel grande fervore elettorale di queste settimane, anche la “Lega Salvini” del Trentino ha ritenuto di potersi annoverare fra gli eredi di Alcide De Gasperi, posando per le foto di rito sotto la statua del grande statista, con buona pace dell’antieuropeismo filoputinista e del sovranismo di stampo ungherese.
In tutta questa frenesia però, ci si è platealmente dimenticati di come alla figura di De Gasperi sia legato un prestigioso premio internazionale che avrebbe dovuto svolgersi, nella sua biennalità, proprio quest’anno, dopo la pausa imposta dalla pandemia: il “Premio Alcide De Gasperi: costruttori d’Europa”.
Dopo aver riempito l’albo d’onore di tale premio con nomi di straordinario valore per la storia europea: da Kohl a Gonzales; da Prodi ad Havel e Ciampi, da Veil a Draghi e Corradi e dopo aver nominato nell’aprile scorso una apposita giuria del premio stesso, improvvisamente quest’ultimo è sparito dal radar della Provincia ed è finito chissà dove.
A questo proposito quindi, il Consigliere del P.D. Alessio Manica ha presentato oggi un’interrogazione per sapere se la Giunta provinciale è a conoscenza degli esiti del lavoro della giuria del premio da lei stessa nominata; per quali ragioni a tutt’oggi del “Premio Alcide De Gasperi: costruttori d’Europa” non si sa nulla e se si vuole mantenere quest’evento, onorando così la figura di Degasperi, oppure se si ritiene più aderente al “minimalismo” leghista cancellarlo “pro futuro”.
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Interrogazione n.
Dimenticando De Gasperi……
Se c’è una cosa che talora riesce al leghismo nostrano è stupire.
Proprio in questi giorni infatti, sotto la statua di De Gasperi a Trento è stata presentata la squadra elettorale della “Lega Salvini”, arrivando addirittura ad affermare che la Lega è la naturale discendenza di Degasperi. Solo ricordando l’antieuropeismo leghista, le politiche di chiusura, il sovranismo plateale ed un certo atteggiamento filoputinista attuale, lo stupore è innegabile. A meno che, affermare di essere l’erede di De Gasperi, non sottenda il riferimento al cognome piuttosto diffuso in Trentino, anziché allo statista tesino e, nel qual caso “nulla quaestio”. Per quanto riguarda invece Alcide De Gasperi, va rammentato, come alla sua figura sia dedicato un prestigioso premio internazionale, il “Premio Alcide De Gasperi: costruttori d’Europa”.
Forse però la foga di rivendicare l’esclusiva eredità è stata tale da impedire al leghismo provinciale di ricordarsi del suddetto premio biennale, facendolo, almeno a tutt’oggi, scivolare nel dimenticatoio della memoria, posto che tale riconoscimento non risulta assegnato per la corrente edizione. Se in passato la premiazione coincideva spesso con le principali date degasperiane e/o con il “Giorno dell’ Autonomia”, nell’anno 2022 nulla pare muoversi sull’orizzonte istituzionale e del premio stesso non risulta giunta ancora notizia alcuna.
Certo, nell’aprile scorso una deliberazione della Giunta provinciale promuoveva la relativa Giuria, presieduta dal Presidente della Provincia e composta dall’ Ambasciatore Michele Valensise, quale Vice-Presidente con funzioni coordinamento; dal Presidente della Fondazione “Alcide De Gasperi” Angelino Alfano; dall’onnipresente direttore della Fondazione Museo Storico Giuseppe Ferrandi in qualità di Segretario e dai direttori – o loro delegati – delle principali testate giornalistiche italiane.
L’albo d’onore del Premio ne certifica la grandezza e la serietà: 2004 Helmuth Kohl; 2006 Romano Prodi; 2008 Felipe Gonzales; 2010 Vaclav Havel; 2012 Simone Veil; 2014 Carlo Azeglio Ciampi; 2016 Mario Draghi e 2018 Sofia Corradi.
Se nel 2020, causa Covid, il riconoscimento non è stato assegnato, nel corrente 2022 che fine farà il premio? Forse le urgenze della campagna elettorale hanno imposto di sostituirlo con la pur meritata “Aquila di San Venceslao” all’uscente Capitano del Tirolo Günther Platter? Ma evidentemente si tratta di questioni ben diverse e distinte e allora i lavori della Giuria, se si sono svolti, cosa hanno prodotto?
Il “minimalismo” che affligge questa Giunta provinciale non può colpire anche un evento di così vasta portata internazionale e prestigio, soprattutto in un momento in cui l’Europa tutta ha bisogno di ritrovare simboli e narrazioni ai quali aggrapparsi per superare le difficoltà contingenti e dell’immediato futuro.
Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
– se è intenzione della stessa ripristinare la biennalità del “Premio Alcide De Gasperi: costruttori d’Europa” o se si ritiene invece più opportuno archiviare lo stesso;
– a quali eventuali risultati sono giunti i lavori della Giuria del suddetto premio, per l’edizione 2022 dello stesso;
– se e quando si intende organizzare l’eventuale cerimonia di assegnazione del premio per l’edizione 2022, nel caso in cui questa sia stata in qualche modo deliberata;
– per quali ragioni, a tutt’oggi, nulla è dato sapere circa il Premio stesso e la sua evoluzione?
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
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cons. Alessio Manica