(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Lo scorso 25 agosto la Giunta Fugatti ha deciso che quanto percepito dalle famiglie trentine a titolo di Assegno Unico Universale dovrà essere dichiarato ai fini della compilazione della Dichiarazione sostitutiva ICEF. In questo modo quanto percepito dalle famiglie come aiuto pubblico sarà calcolato come reddito, penalizzando quelle stesse famiglie che avevano percepito l’aiuto in quanto penalizzate. Sembra in apparenza un cortocircuito, un cavillo, una svista. Ma si tratta in realtà dell’ultimo schiaffo, di una lunga serie, dato dalla Giunta Fugatti a quelle persone e a quelle famiglie che vivono in una condizione di difficoltà, di fragilità, di marginalità.
Basti pensare al vincolo di dieci anni di residenza deciso sia per l’accesso all’assegno di natalità che per l’accesso alla casa popolare. Una mossa populista e propagandistica, che non ha portato a nessun risultato concreto, se non alla ulteriore penalizzazione delle famiglie più bisognose, italiane soprattutto. Basti pensare alla lista di attesa per accedere alla casa ITEA, che in questi cinque anni non ha fatto che allungarsi inesorabilmente, al pari delle liste di attesa sanitarie e di quelle delle RSA.
In questi cinque anni la marginalità sociale è cresciuta e si è radicata, eppure è stata vista dalla Giunta Fugatti solo come un’occasione elettorale, con il solito schema caro alla destra di fare di tutto per alimentare i problemi – anziché risolverli – allo scopo di soffiare sulle paure a scopi elettorali e ricavarne qualche voto.
In tal senso sono stati messi in campo i più svariati bonus ma non è stata messa in campo nessuna riforma o politica strutturale, come se la povertà fosse una lotteria, un giro di ruota, e non un problema collettivo che la politica e le Istituzioni dovrebbero affrontare con serietà e responsabilità. Credo sia giunta l’ora che il Trentino recuperi la sua capacità di essere anche in campo sociale un laboratorio di politiche innovative, come lo fu al tempo dell’istituzione dell’assegno unico e più in generale delle politiche di contrasto alla povertà. Di quel laboratorio, reso possibile grazie ad un utilizzo intelligente della nostra Autonomia, in questi anni di Giunta Fugatti non è purtroppo rimasto nulla e a farne le spese sono state e sono le famiglie più fragili.
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Alessio Manica
Consigliere Provinciale e Regionale – Gruppo del Partito Democratico del Trentino