(Fonte: Filippo Degasperi) – Egregio Signor Bruno Dorigatti Presidente del Consiglio Provinciale. Interrogazione a risposta. E’ trascorso un anno dalla prima operazione Mandinka con cui la Polizia di Stato, nel febbraio 2016, aveva portato alla luce un traffico di droga e riciclaggio di denaro tra Rovereto e Trento. Dei 19 stranieri coinvolti, 16 erano o erano stati accolti in Trentino.
Dodici mesi dopo la Polizia di Stato propone il sequel Mandinka 2, e arresta 7 richiedenti asilo centrafricani ritenuti responsabili a vario titolo di traffico di droga. Secondo gli investigatori “la droga era venduta dai richiedenti asilo ospitati nei centri e nelle strutture” tra Trento e Rovereto. Ad aggravare il quadro, il fatto che la sostanza stupefacente finisse anche nei pressi di alcuni istituti scolastici.
Considerato che a un anno di distanza si è ripresentata la stessa gravissima situazione sorge spontaneo chiedersi se chi gestisce oggi i richiedenti asilo su mandato della Provincia è in grado di controllare e verificare il comportamento delle persone che gli sono affidate. Parrebbe che le maglie dei controlli preventivi debbano essere quanto meno riconsiderate. Anche gli strumenti a disposizione della Provincia si rivelano evidentemente inadeguati come deterrente.
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere
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-) se i richiedenti asilo arrestati oggi fanno o hanno fatto parte del sistema di accoglienza della Provincia;
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in caso di risposta affermativa al punto 1:
-) quali sono le strutture ospitanti e quale il soggetto incaricato della gestione della struttura;
-) quali verifiche sono richieste ai soggetti che gestiscono le strutture sui comportamenti degli ospiti;
-) quali iniziative intende assumere la Provincia per migliorare il sistema dei controlli in modo da evitare il ripetersi di atti come quelli resi noti oggi;
-) quali sono gli strumenti che la Provincia può oggi utilizzare come deterrente, se tali strumenti sono ritenuti adeguati o se è intenzione della Provincia attivarsi per migliorarli.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta
Cons. prov. Filippo Degasperi
In allegato il comunicato stampa:
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Foto: archivio Consiglio Pat