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LUPO ALTIPIANI CIMBRI: FUGATTI, LA PAT CHIEDA ABBATTIMENTO SOGGETTI PERICOLOSI

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16.38 - mercoledì 5 luglio 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Attacco del lupo sulla strada negli altipiani Cimbri. La provincia chieda l’abbattimento dei soggetti pericolosi.

La presenza di un numero sempre più elevato di esemplari di lupo sul territorio trentino è oramai assodata, com’è assodato il fatto che il lupo tema sempre di meno l’uomo, fatto comprovato dal graduale spingersi di questi esemplari sulle strade del territorio e in luoghi dove potrebbero incontrare l’uomo.

Agghiacciante l’episodio filmato sugli altipiani cimbri da due donne che percorrevano con la propria autovettura la strada che da Folgaria porta ad Asiago, episodio riportato anche dai quotidiani locali nella giornata di oggi.

A bordo strada un esemplare di lupo stava attaccando la sua preda, questa volta un capriolo, quando una delle due donne, testimoni della scena, ha iniziato a suonare il clacson per dissuadere il predatore dal compiere il proprio attacco.

Nel video chiaramente si può vedere che sebbene in un primo momento il predatore ha lasciato la preda per allontanarsi, subito dopo, noncurante del rumore del clacson, ha ricominciato a rincorrere il capriolo al fine di portare a termine il proprio attacco.

Chiaro è che la presenza di questi animali sul territorio non può che generare una comprensibile preoccupazione, alimentata ulteriormente dal fatto sempre più evidente che il timore di avvicinarsi all’uomo e alle zone urbanizzate sembra stia scemando velocemente.

In un territorio come il nostro dove natura e urbanizzazione molto spesso si fondono fino a diventare un tutt’uno, chi Governa non può di certo lasciare alla fortuna il destino di turisti, residenti e delle attività economiche di montagna.

Ancora una volta ci chiediamo come la Provincia intenda tutelare il turismo e le attività di montagna dai risvolti negativi che può causare la presenza di questi grandi predatori sul territorio e come intenda scongiurare l’abbandono della montagna, che questa situazione, se non controllata potrebbe portare con se, l’esistenza di indennizzi per i danni causati da orsi e lupi alle attività di montagna, certo doverosa, non può essere da sola sufficiente per tutelare il turismo, l’economia del settore e l’incolumità di chi frequenta le zone di montagna.

È sempre più opportuno a questo punto che la Provincia porti al tavolo della Conferenza Stato Regioni la richiesta di abbattimento dei soggetti di lupo pericolosi al fine di dare maggiore sicurezza a chi lavora in montagna.

 

 

*

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

1. Se si sia a conoscenza di quanto accaduto sugli altipiani cimbri;

2. Se non si ritenga che l’episodio comprovi che la paura di lupi ed orsi di avvicinarsi all’uomo
e alle zone urbanizzate stia scemando sempre più velocemente e nel caso se non si ritenga questo fatto quantomeno preoccupante per i risvolti potrebbe avere sull’attività turistica e sulle attività legate alla montagna;

3. Come la Provincia intenda tutelare il turismo e le attività di montagna dai risvolti negativi che può causare la presenza di questi grandi predatori sul territorio e come intenda scongiurare l’abbandono della montagna, che questa situazione -qualora non adeguatamente controllata- potrebbe portare con se;

4. Se la Provincia intenda portare al tavolo della Conferenza Stato Regioni la proposta di abbattimento dei soggetti pericolosi.

 

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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Foto: archivio Pat

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