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LUPI – TRENTINO ALTO ADIGE: DORFMANN, PIÙ FLESSIBILITÀ DA COMMISSIONE EUROPEA

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17.58 - giovedì 31 agosto 2017

(Fonte: Herbert Dorfmann) – Dorfmann chiede alla Commissione europea più flessibilità nella gestione del lupo.

Oggi si vota nella commissione ambiente del Parlamento europeo una richiesta dell’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann alla Commissione europea, nella quale si domanda che lo status di specie protetta del lupo venga adattato alle caratteristiche del territorio in cui è insediato.

La direttiva Habitat disciplina la situazione del lupo nell’Unione europea. Questa obbliga gli stati membri ad assicurare la conservazione del lupo, proibendone la cattura, l’uccisione, il disturbo, la detenzione, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione.

“Nel momento in cui i lupi raggiungono un buono stato di conservazione nelle regioni europee e cominciano, di conseguenza, a minacciare altre specie, tra cui anche gli animali da allevamento, danneggiando il naturale equilibrio dell’ecosistema, deve essere avviata una procedura di valutazione che permetta di modificare lo status di specie protetta nella regione in questione – spiega l’esponente della Svp Herbert Dorfmann nella sua richiesta alla Commissione europea -.

Il lupo e l’orso bruno non sono in alcun modo specie a rischio estinzione. Per questo va riconosciuto che ci sono territori in Europa nei quali il ritorno di questi predatori porta a situazioni di conflitto inaccettabili. È chiaramente il caso del Sudtirolo”.

Sul tema lupo, Herbert Dorfmann ha presentato già in giugno una richiesta alla Commissione, dove chiede se anche i lupi ibridi rientrino tra le specie tutelate dalla direttiva Habitat. Il commissario europeo per l’Ambiente, Karmenu Vella, ha risposto dicendo che, non solo gli ibridi non godono della stessa tutela dei lupi, ma anche che l’incrocio tra cani e lupi va visto come una minaccia.

Dorfmann ha commentato così: “Negli ultimi anni, in Italia si osserva un incremento dei lupi ibridi. Circa un terzo dei duemila lupi in Italia sono il risultato di un incrocio con i cani. Questo è causato, da un lato, dalle affinità genetiche tra le due specie e, dall’altro, dal numero crescente di lupi, che hanno allargato il loro spazio vitale.

Almeno gli ibridi devono essere rimossi. Assumono spesso i comportamenti dei cani e sono quindi una minaccia per gli agricoltori e le persone in generale.

Il piano nazionale per il lupo deve essere quindi finalmente approvato e deve prevedere che tutti i lupi ibridi siano identificati e rimossi. Inoltre, va messo un freno a un’ulteriore diffusione del lupo”.

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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