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LICEO ROSMINI ROVERETO (TN) * ANNIVERSARIO 350 ANNI: DIRIGENTE PENDENZA, « UNA SETTIMANA DI EVENTI IN CITTÀ ED UN CONVEGNO NAZIONALE »

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15.10 - giovedì 11 maggio 2023

I 350 anni del Liceo Rosmini di Rovereto. Una settimana di eventi in città e un convegno nazionale. Una quercia con radici profonde e solidi rami che permettono di guardare lontano. L’immagine della quercia, simbolo di Rovereto, calza molto bene anche alla rappresentazione del Liceo Rosmini che di questa città è una delle istituzioni più preziose e prestigiose.

La lunga storia del Liceo Rosmini di Rovereto che compie oggi 350 anni ed è la seconda scuola più antica del Trentino, mentre evidenzia il valore di una tradizione robusta perché fortemente ancorata al territorio, mostra la necessità di non sprecare questa eredità del passato. Come? Aprendosi alle sfide sollecitate dal presente per fronteggiarne adeguatamente la complessità e anticipare così, il più possibile, il futuro. Questo, in sintesi, è il senso dell’articolato pacchetto di eventi organizzati a Rovereto dal Liceo Rosmini e presentati oggi alla Fondazione Caritro, che animeranno la città nel corso di tutta settimana prossima e culmineranno nell’iniziativa più importante: il convegno nazionale intitolato “Destinazione futuro, le sfide della scuola di oggi”, in programma venerdì 19 e sabato 20 maggio.

Il Interverranno studiosi provenienti da vari atenei italiani ma anche intellettuali (concluderà i lavori l’intervento di Eraldo Affinati, scrittore e insegnante) e non mancheranno alcune testimonianze significative di processi innovativi già avviati nelle istituzioni formative. “La scuola oggi deve cambiare perché il mondo è cambiato”, ha esordito il dirigente del Liceo, Paolo Pendenza, sottolineando come il patrimonio che la storia di questa scuola ci consegna ci abilita ad impegnarci fin d’ora ad adeguare il sistema educativo e dell’istruzione, in Trentino e in Italia, ai rapidi e travolgenti processi di trasformazione in atto. “Occorre che la scuola risponda alle nuove istanze di apprendimento degli studenti perché siano posti nelle condizioni di diventare cittadini in grado di interpreare la società in cui vivono grazie alle competenze acquisite nel loro percorso formativo”.

“Il primo sentimento che provo è un misto di emozione e di orgoglio di Rovereto per i 350 anni compiuti da questa scuola – ha osservato il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, che ha messo l’accento sul sostegno sempre accordato dall’amministrazione al Liceo Rosmini e che proseguirà anche nel futuro perché questa istituzione possa continuare ad operare per “la formazione e la crescità delle persone e di una società libera”. Per questo importante ruolo svolto dal Liceo che gli eventi organizzati in occasione dell’anniversario consolidano con il pensiero rivolto anche al futuro, l’assessore all’istruzione Giulia Robol ha ringraziato tutte le componenti della scuola. “Scuola che – ha aggiunto – dovrebbe oggi più che mai essere al centro delle agende politiche. Scuola che, come dimostra con il convegno nazionale il Liceo Rosmini, per esercitare pienamente il proprio compito deve aprirsi al confronto, così da poter interpretare la complessità dei cambiamenti”.

A portare il saluto dell’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti è stato poi il dirigente generale del dipartimento istruzione Roberto Ceccato, che ha espresso apprezzamento per il coinvolgimento del territorio e anche dei soggetti imprenditoriali previsto dal liceo nell’organizzazione degli eventi programmati. Il grazie “per l’intraprendenza del liceo Rosmini di Rovereto nel progettare queste iniziative legate sì all’anniversario, ma pensando al futuro della scuola che deve partire dall’oggi”, è stata la Sovrintendente scolastica del Trentino Viviana Sbardella.

Qualche suggestiva anticipazione in pillole della prima sezione del convegno nazionale sulle sfide scuola dedicata al tema dell’apprendimento è arrivata da uno dei relatori, il prof. Nicola De Pisapia, professore associato di neuroscienze cognitive al dipartimento di psicologia e scienze cognitive dell’Università di Trento. “In queste materie – ha spiegato – è molto interessante coltivare il rapporto tra ricerca e mondo della scuole per garantire lo scambio continuo di informazioni tra chi studia il funzionamento dei meccanismi biologici e psicologici dell’essere umano e chi fa formazione”.

“Il convegno – ha proseguito – ci consentirà di condividere e diffondere queste informazioni provenienti dalla ricerca scientifica e dalla realtà dell’apprendimento a scuola. La ricerca scientifica sull’apprendimento non ha nessuna pretesa di dettare le regole dell’insegnamento, ma è in grado di sfatare alcuni luoghi comuni. E’ ad esempio falso che l’intelligenza sia fissa e che nel nostro cervello vi sia un emisfero destro creativo e l’altro logico, mentre è vero che l’abuso di alcune tecnologie come il cellulare ha effetti negativi sul sonno e quindi anche sull’apprendimento, perché tende a cancellare ciò che la mente ha acquisto durante il giorno”.

Prima del convegno nazionale sulle sfide della scuola il Liceo Rosmini ha messo in cantiere per il pomeriggio di giovedì prossimo, 18 maggio, un incontro di approfondimento storico e dei rapporti tra questa scuola e la città di Rovereto, senza trascurare il contributo dato da Antonio Rosmini alla cui figura è intitolato. Di questo ha parlato Quinto Antonelli, principale studioso di storia della scuola in Trentino, come i volumi da lui firmati documentano. Antonelli ha ricordato che 350 anni fa il Liceo Rosmini nacque come Ginnasio. “era un istituto periferico in una piccola città collocata, però, in una posizione geografica strategica tra mondo tedesco e mondo italiano, chiamata a conciliare mentalità e idee diverse.

Lo studioso ha segnalato anche come il Ginnasio di Rovereto sia stata culla delle maggiori istituzioni culturali della città – dalla biblioteca al museo civico alla scuola scientifica nata nel 1853 – grazie grazie allo strettissimo legame con l’Accademia degli Agiati, tutte realtà con sede nel Palazzo dell’istruzione di “Via delle Scuole”, l’attuale corso Bettini. Quanto al rapporto con Rosmini Antonelli ha precisato che il Liceo, prima dedicato a Vittorio Emanuele III, fu intitolata al filosofo nel 1944, in piena guerra mondiale.

Tutte le informazioni sul programma degli eventi sono accessibili nel sito 350.liceorosmini.eu

 

AGGIORNAMENTO ORE 17.57

Seconda parte presentazione eventi 350° Liceo Rosmini Rovereto
Gli eventi organizzati per il 350° del Liceo Rosmini di Rovereto si articolano in tre iniziative. La più importante è il convegno nazionale “Destinazione futuro” sulle sfide della scuola di oggi in programma venerdì 19 e sabato 20 maggio, presentato dal dirigente prof. Paolo Pendenza. “L’idea è che la scuola si apra al confronto con l’università e il territorio per adeguare il sistema educativo, della formazione e dell’istruzione, ai cambiamenti in atto nella società. Per questo venerdì avremo relatori del calibro di Roberto Battiston, che spiegherà come è cambiata la scienza, e Claudio Giunta, che parlerà dei cambiamenti della dimensione umana. Per delineare come dovrà essere la scuola del futuro interverrà Michael Schratz dell’Università di Innsbruck. Seguirà una tavola rotonda con le testimonianza di istituti che in Italia hanno già introdotto innovazioni profonde nel sistema scolastico, come l’Istituto Della Rovere di Urbania (PU), Liceo Morgagni di Roma, l’Istituto Comprensivo Modena 3 e l’Istituto Artigianelli di Trento. Daremo infine il microfono allo scrittore e insegnante Eraldo Affinati ( tema: “Narrare la scuola di domani”), che ha dedicato i suoi libri anche alla figura di un grande educatore come don Lorenzo Milani. Prima del convegno sulla storia del Liceo e i suoi rapporti con Rovereto e Rosmini, la prof. Bianca Toldo ha avvertito che da lunedì 15 fino alla mattina di giovedì 18 maggio saranno protagonisti gli studenti, che in alcuni luoghi significativi della città racconteranno le esperienze più significative da loro vissute a scuola quest’anno, spaziando dal teatro alla musica, dalla letteratura alla cittadinanza. E a proposito di musica il teatro Zandonai ospiterà la sera di venerdì 19 maggio un concerto della Rovereto Wind Orchestra, diretta dallo storico maestro Andrea Loss, con 60 componenti. L’orchestra era nata nel 1997 come banda del Liceo Rosmini ed è l’erede del primo corpo musicale della scuola formatosi ai primi del ‘900. Per assistere al concerto, con ingresso gratuito, occorrerà comunque ritirare i biglietti all’ingresso del teatro Zandonai a partire dalle 20.

 

 

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