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LIBERI E UGUALI – TRENTINO * INTERROGAZIONE CIA SUI PRESEPI: « TUTTE LE SCUOLE POTREBBERO RISPONDERE “SÌ” PER IL QUIETO VIVERE O “NO” PER PROTESTA CONTRO QUESTA NUOVA INQUISIZIONE »

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18.16 - sabato 12 gennaio 2019

Già nel 1976 Louis Althusser sosteneva che, tra gli Apparati Ideologici Statali, tesi a perpetuare i rapporti di produzione voluti dallo Stato stesso, l’apparato che deteneva il ruolo dominante era la Scuola.

La scuola era ed è così potente, perché prende in consegna bambini molto piccoli e li accudisce per molte ore al giorno, per molti anni. Può scegliere se insegnare l’accondiscendenza o lo spirito critico, ma deve comunque cozzare contro il fatto che ogni sistema statale si configura la scuola che gli compete.

Nella nostra Provincia, la Lega al potere sta configurando un modello di scuola che fa rabbrividire.

Dopo l’invito del presidente Fugatti a realizzare i presepi nelle scuole; dopo la richiesta di approfondimenti sulla canzone “Altalena”, inno all’integrazione, da parte dell’assessore all’istruzione Bisesti; dopo la sospensione dei corsi sull’educazione di genere da parte dell’assessora alle politiche sociali Segnana; dopo le dichiarazioni di convinto sostegno alle scuole cattoliche dell’assessore Bisesti; dopo la caccia alle streghe messa in atto dal consigliere Cia sui profili Facebook delle formatrici impegnate in questi percorsi, scatta ora una schedatura delle scuole, ad opera dello stesso consigliere.

Già l’11 dicembre 2018, il consigliere Cia chiedeva al presidente del consiglio Kaswalder di sapere quanti e quali istituti trentini avessero realizzato il presepe. A norma di regolamento, un’interrogazione pretende risposta scritta e quindi l’attivazione degli uffici competenti per ottenere i dati richiesti.

Così è arrivata, ieri mattina, in tutte le scuole di primo e secondo grado d’istruzione (scuole dell’infanzia, elementari e medie per capirci), una nota del dirigente del servizio infanzia e istruzione del primo grado, Roberto Ceccato, in cui si chiede di avere un “cortese sollecito riscontro (con nota scritta)” sulla presenza o meno del presepe nelle scuole di competenza.

La cosa rasenta il ridicolo, perché il dato non è quantificabile: sicuramente non è stato raccolto prima e, a posteriori, è impossibile da verificare. Tutte le scuole potrebbero rispondere in modo affermativo per il quieto vivere o in modo negativo per protesta contro questa nuova inquisizione.

Il fatto però è preoccupante perché dimostra lo spregio nei confronti delle leggi nazionali e provinciali da parte di questa nuova classe dirigente. Uno spregio che si traduce in ingerenze intollerabili nelle scelte che gli istituti possono fare grazie all’autonomia di cui godono per legge. Uno spregio basato solo su questioni “di principio” che inficiano pesantemente il ruolo educativo assegnato alla scuola, ossia quello di formare cittadini responsabili.

La scuola trentina rischia di perdere le importanti peculiarità che la hanno contraddistinta per diventare l’apparato di sistema teso ad appiattire le coscienze ed esasperare i conflitti sociali.

Noi di Liberi e Uguali del Trentino ci batteremo perché venga salvaguardato l’obiettivo primario della scuola, quello di ridurre le disuguaglianze di ogni genere e di formare il cittadino della ragione. Vogliamo che la scuola sia pubblica, gratuita e di qualità, libera di assolvere i compiti che le sono assegnati per legge, legge che vigileremo perché non sia cambiata.

 

 

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Liberi e Uguali del Trentino

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