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LEGAMBIENTE * “EUREGIO E PEDAGGIO DI CORRIDOIO SULL’ASSE DEL BRENNERO: BUONI I PROPOSITI FORMULATI, SPERIAMO IN PROVVEDIMENTI CONCRETI”

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04.30 - lunedì 22 gennaio 2018

Euregio e pedaggio di corridoio sull’asse del Brennero: buoni i propositi formulati, speriamo in provvedimenti concreti e obiettivi ancor più ambiziosi.

Il circolo di Trento di Legambiente esprime apprezzamento per le dichiarazioni di intenti dei presidenti dell’Euregio circa lo spostamento del traffico dall’A22 alla rotaia ed il pedaggio di corridoio, ed invita le amministrazioni a proseguire con le iniziative annunciate e magari puntare ad obiettivi ancora più ambiziosi, che sicuramente potrebbero essere raggiunti.

L’attuale linea del Brennero non è completamente satura per il traffico merci e può ancora assorbire quote di traffico.

Unendo la riduzione del traffico che potrebbe percorre strade più brevi e l’intermodalità si può già ora limitare il numero di tir che attraversano l’A22.

Ricordiamo che dove è stato adottato, l’aumento tariffario ha sortito il risultato di aumentare la quota modale ferroviaria.

Il traffico sull’autostrada del Brennero è inoltre maggiore di quanto dovrebbe essere a causa degli squilibri nei pedaggi che causano l’artificioso allungamento dei percorsi di molti autotrasportatori che passano di qui per le tariffe ridotte.

Il riequilibrio delle tariffe sarebbe fondamentale per limitare i flussi di traffico non necessario.

Invitiamo quindi le amministrazioni a procedere celermente nelle iniziative volte alla riduzione del traffico.

Pur comprendendo i timori di associazioni di artigiani ed industriali, li preghiamo di evitare di continuare battaglie di retroguardia.

La presunta maggior competitività del trasporto su gomma è dovuta soltanto alle basse tariffe e agli incentivi che il trasporto su gomma ha ricevuto e continua a ricevere, a dispetto del disastroso impatto ambientale che impone sulla valle dell’Adige.

Non è possibile pensare di continuare a far crescere l’economia globalizzata senza far pagare, naturalmente in modo equo, i costi ambientali del trasporto delle merci.

A questo proposito, il potenziamento dell’autostrada del Brennero (così come l’idea di creare nuovi corridoi stradali per il traffico merci in ambito alpino, come la Valdastico) è ovviamente insensato dal punto di vista ambientale.

È, infatti, assolutamente necessario ridurre il numero di veicoli in transito e la loro velocità per limitare le emissioni ed evitare anche le conseguenti sanzioni europee.

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