Mozione – Il nostro territorio regionale è da sempre un crocevia di lingue e culture che si incontrano e – nonostante le vicissitudini che si presentano nel corso della storia di un popolo – convivono e progrediscono nel rispetto reciproco. Un esempio di ciò è proprio la Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol che nel bilinguismo e nella tutela delle minoranze ha trovato il suo segno distintivo. Infatti, l’articolo 100 comma 2 dello Statuto di autonomia ricorda che “nelle adunanze degli organi collegiali della Regione (…) può essere usata la lingua italiana o la lingua tedesca”, mentre l’articolo 99 prima parte – ancor più chiaramente – dispone che “nella regione la lingua tedesca è parificata a quella italiana che è la lingua ufficiale dello Stato”. In questo contesto normativo è chiaro lo sforzo del legislatore costituzionale di favorire la convivenza tra i due principali gruppi linguistici regionali – quello italiano e quello tedesco – che, in tempi non troppo lontani, potevano addirittura essere considerati antagonisti.
La Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol negli anni ha ceduto molte delle sue competenze alle Province autonome ma – nell’attesa di un auspicato processo di rivitalizzazione dell’Ente – è necessario che quanto viene discusso e deliberato in Consiglio regionale sia il più possibile accessibile a tutti i cittadini, i quali devono percepire le istituzioni regionali come vicine e presenti. In tal senso deve quindi operare la Regione quando si tratta della fruibilità dei dibattiti che i rappresentanti regionali tengono nel corso delle sedute consiliari e dei quali viene garantita la traduzione simultanea – dall’italiano al tedesco e viceversa – ai soli Consiglieri regionali.
In pratica, un cittadino che non parli il tedesco o che comprenda meno l’italiano non ha la possibilità di ascoltare la diretta streaming del Consiglio regionale nella sua lingua madre – come invece accade, ad esempio, per le sedute del Parlamento europeo – dovendo quindi districarsi tra domande in italiano e risposte in tedesco o, nella peggiore delle ipotesi, tentando di intuire l’oggetto 2 del dibattito dagli interventi successivi nella sua lingua. Questa situazione non è certamente in linea con lo spirito di convivenza e di uguaglianza sostanziale che ha ispirato lo Statuto di autonomia. Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige impegna il proprio Presidente ad attivarsi per garantire quanto prima la traduzione simultanea in italiano e in tedesco delle sedute del Consiglio regionale anche ai cittadini che seguono i lavori dell’aula da remoto.
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F.to: I CONSIGLIERI REGIONALI
Mara DALZOCCHIO
Denis PAOLI
Gianluca CAVADA
Devid MORANDUZZO