(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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NOTA GRUPPO CONSILIARE LEGA SALVINI TRENTINO SU FATTI AVVENUTI A RIVA DEL GARDA
Dopo i fatti avvenuti nei giorni scorsi a Riva del Garda, dove vi è stato un pesante scontro tra un Consigliere comunale del Partito Democratico e un dirigente del Comune, sorgono alcune perplessità. Ma prima occorre ricostruire i fatti.
L’ingegnere stava lavorando ad alcune pratiche fondamentali per Riva del Garda, legate ai finanziamenti del Pnrr, a pochissime ore dalla scadenza, con il rischio, in caso di non puntuale elaborazione e conclusione, di perdere fondi molto importanti. Nonostante questo, il consigliere Zanoni, infastidito per non essere stato immediatamente ricevuto, gli ha rivolto parole ingiuriose fino a intimidirlo fisicamente.
È ormai nota la dedizione al politicamente corretto di alcuni esponenti del Partito Democratico, senza che ad essa conseguano azioni rispondenti.
Ma ci si chiede perché a consiglieri appartenenti a partiti diversi è stata – opportunamente – richiesta o si è ricevuta spontaneamente un’assunzione di responsabilità e talvolta anche le dimissioni, mentre in questo caso e in altri simili non è dato pretendere altrettanto?
In presenza di un comportamento ingiurioso e minaccioso posto in essere da un rappresentante delle istituzioni, componente del PD – partito politico che si erge a paladino dei diritti -, la nostra istanza si accompagna all’auspicio del Sindaco Cristina Santi, ossia che l’artefice prenda coscienza della gravità dell’accaduto e rassegni le dimissioni.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Gruppo consiliare della Lega Salvini Trentino