Spacciatori, risse, vandali, incendiari e ora anche gli anarchici. Questa è la Trento del sindaco Ianeselli. Dopo le risse in pieno centro e i danneggiamenti ai camion della Rai o l’incendio di un auto vettura vicino al palazzo della Regione ora tocca agli anarchici imbrattare i muri del centro storico della città con scritte del tipo “fuoco alla Lega” e “fuoco ai tribunali” dopo la condanna a 28 anni di carcere del «compagno» Juan Antonio Sorroche “Colpevole di attentato a fini terroristici ed eversivi e di fabbricazione e porto di ordigni esplosivi. Nel 2020 a Trento sono stati eseguiti 75 interventi per cancellare le scritte dei vandali per un costo quantificato intorno ai 50 mila euro pagati, ovviamente, con i soldi dei contribuenti.
Più volte la Lega ha spiegato al sindaco Ianeselli la necessità di installare un sistema di telecamere in città come nei parchi. Il tema del vandalismo ormai riguarda ogni quartiere di Trento e se la Lega lo denuncia da anni, il comune non ha mai risposto con i fatti.
Lo dichiara il commissario della Lega Trentino Diego Binelli